Bimbi di 3 anni drogati dai papà: "Adesso andate e rubate tutto"

A Pescara in azione una pericolosa banda criminale composta da giovanissimi italiani e stranieri. Mettevano a segno furti, scippi e atti vandalici. Prima di compiere i reati si drogavano. Addestravano i bimbi di 3 anni a diventare ladri

Bimbi di 3 anni drogati dai papà: "Adesso andate e rubate tutto"

Da mesi una banda criminale terrorizza Pescara con scippi sugli autobus e in strada, furti nei negozi e all'interno delle abitazioni e atti di vandalismo. Tra i violenti ci sono anche bambini di appena tre anni addestrati dai propri padri a rubare nei bar (guarda il video). Ieri, come riporta Il Pescara, la Squadra Mobile è riuscita a mettere le mani su una decina di criminali.

L'operazione ha permesso di indagare sette italiani e tre nordafricani. Nel blitz della Squadra Mobile sono scattate le manette per Chahid Mohamed, detto "Simone" classe 1996, già noto alle forze dell'ordine per altre rapine messe a segno a Pescara. Per Davide Di Pietrantonio classe 1975 e per il figlio Jhonny classe 1996 è invece scattato l'obbligo di dimora. "Fondamentali le intercettazioni telefoniche - ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile Muriana - e la denuncia di un tentativo di furto avvenuto all'interno di un'abitazione". La banda avrebbe messo a segno almeno una decina di colpi, ma il sospetto degli inquirenti è che potrebbero essere molti di più.

Durante le perquisizioni le forze dell'ordine hanno trovato numerosi video girati con gli smartphone che mostrano i reati commessi in diretta. È, per esempio, il caso di uno scippo su un autobus o il furto di un pacchetto di patatine compiuto da un bimbo di appena tre anni, figlio di uno dei componenti della banda. Come si vede nel video, il piccolo viene addestrato a rubare e, una volta compiuto il furto, il padre lo applaude e lo incoraggia a farlo di nuovo.

"Al di là del valore della merce rubata dal piccolo - ha spiegato Muriana - inquieta e fa arrabbiare come padre e come uomo di Polizia il comportamento di queste persone nei confronti del bimbo che, inevitabilmente, rischia di diventare un criminale".

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