Bimbi a lezione dai migranti. Lega: "Lasciate i figli a casa"

Sta facendo parecchio discutere dalle parti di Arco (provincia di Trento), l'iniziativa che porterà nelle scuole per la "settimana dell'accoglienza", i richiedenti asilo. L'appuntamento è alla scuola elementare del piccolo centro in cui alcuni richiedenti asilo racconteranno le loro esperienze davanti ai bambini. Venerdì alcuni immigrati spiegheranno la loro storia personale, "le cause del loro migrare e il viaggio verso l'Italia", si legge nella circolare del dirigente scolastico dell'istituto che ospiterà l'iniziativa. E questa mossa, come rea prevedibile, ha suscitato non poche polemiche ad Arco. La Lega ha fortemente contestato questo incontro. La segretaria del Carroccio di Arco ha raccontato, come riporta Italia Oggi, di essere stata contattata da un genitore che le avrebbe espresso tutta la sua preoccupazione.

"I bambini, si sa, sono spugne, e assorbono gli input che vengono loro proposti", ha spiegato la Malfer. Poi l'affondo: "Che messaggio passa in questa serie di iniziative? Le famiglie quanto sono d'accordo con questo progetto che porta a conoscenza una sola campana? Cosa c'è dietro a tutto questo se non far passare per buono ciò che ong, cooperative varie e una ben determinata parte politica vogliono inclulcare ai nostri figli?". L'iniziativa è stata però difesa dal Movimento Cinque Stelle locale. Il pentastellato Andrea Maschio a Il Dolomiti fa sapere che non va confusa "la cittadinanza facendo credere che sia il colore della pelle che differenzia il buono e il cattivo". Ma il segretario della Lega del Trentino, Mirko Bisesti è stato chiaro: "Non occorre strumetalizzare i bambini su questo tema con iniziative che portano nelle scuole il dibattito politico degli adulti".

Insomma il racconto dei migranti davanti ai bimbi col grembiule preoccupa alcuni genitori. E il Carroccio ha inviatato papà e mamme a lasciare i fgli a casa per disertare gli incontri: "Vogliono inculcare una visione dell'immigrazione completamente a senso unico ed evidentemente inopportuna".