Il bimbo ha il diabete dal primo anno di vita e la scuola pubblica di un paesino dell’Appennino reggiano non lo vuole come alunno. "Come è possibile che mio figlio sia stato escluso da un asilo pubblico solo perché ha il diabete?", ha tuonato il padre del piccolo.
Come spiega il Corriere, gli insegnanti della scuola si sarebbero appellati alla normativa che non li obbliga alla somministrazione dell'insulina. Così il padre dovrà accompagnare il suo bimbo di due anni e mezzo in un asilo privato a sette chilometri di distanza da casa.
I genitori del piccolo hanno dotato il bimbo di un microinfusore di ultima generazione per evitare le iniezioni di insulina e di un sensore per rilevare, anche in remoto, i valori della glicemia in tempo reale. Dopo un primo corso sul diabete e sull’utilizzo del microinfusore al personale, è iniziato il mese di prova del piccolo nella struttura. "Durante questo mese non c’è stata nessuna volontà da parte del personale scolastico di provare a mettere in pratica quanto appreso al corso", ha denunciato il padre.
Al termine del mese viene negato l'accesso del bambino al nido. "Si tratta di un fatto discriminatorio gravissimo e inaccettabile", ha commentato Rita Lidia Stara, presidente della Federazione emiliano-romagnola delle associazioni che si impegnano per le persone con diabete.
"Noto che la scuola dell’infanzia pubblica è incapace di farsi carico di un bimbo diabetico cosa che, invece, farà benissimo la scuola parrocchiale. È la prima volta che osservo una simile chiusura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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