Delitto choc al supermercato: il bimbo morto sul nastro della cassa

Il piccolo, di circa 2 anni, aveva sul corpo numerose ferite da taglio, sia sul collo che sul torace

Delitto choc al supermercato: il bimbo morto sul nastro della cassa

Nel pomeriggio di oggi, verso le 15.35, una donna, forse la madre, avrebbe adagiato il cadavere di un bambino sul nastro trasportatore di un supermercato Lidl in zona Po' Bandino, frazione di Città della Pieve, comune in provincia di Perugia, chiedendo aiuto. Secondo le prime informazioni la donna, una 43enne ungherese, avrebbe posto il corpicino senza vita di Alex Juhasz di soli 2 anni sul nastro trasportatore di una cassa all’interno del punto vendita. Ancora da chiarire se vi sia un grado di parentela tra la donna e il bimbo.

Orrore al supermercato

Il cadavere presenterebbe numerose ferite d'arma da taglio, sia al collo che al torace. Ogni tentativo di rianimazione per cercare di salvare la vita del bambino è risultato vano, all’arrivo dei sanitari il piccolo era infatti già morto. La donna, in evidente stato confusionale, avrebbe fornito delle prime versioni contrastanti sulla dinamica degli eventi ed è stata quindi portata in caserma, dove la sua posizione è ora al vaglio dell'Autorità giudiziaria. La donna è residente a Chiusi, in provincia di Siena, a casa di un conoscente. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, venerdì primo ottobre, e sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Città della Pieve. L'area del piazzale dove si trova il supermercato è stata blindata per permettere ai carabinieri, guidati dal capitano Luca Battistella, di effettuare i rilievi del caso e raccogliere eventuali testimonianze di persone presenti al momento del fatto. In una area verde sita nelle vicinanze del negozio sarebbero stati ritrovati sia il passeggino del bambino, chiuso, che un coltello sporco di sangue.

Aveva ferite al collo e all'addome

Da una prima ispezione da parte dei sanitari, come confermato da fonti qualificate a Perugiatoday.it, sul corpicino del bimbo è stata riscontrata una profonda ferita all'altezza dell’addome. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di un atto violento e gli investigatori starebbero quindi indagando su un presunto omicidio. In mancanza di ulteriori elementi utili alle indagini non vengono comunque escluse altre piste. Sembra che le indagini dei carabinieri si siano in un secondo momento concentrate su un edificio diroccato poco distante dal luogo della tragedia, dove forse si sarebbe consumato l’omicidio. Si tratta di un edificio abbandonato circondato da erba alta e terra incolta.

Aperta una indagine per omicidio

La Procura, in seguito al sopralluogo della Pm Emanuela Comodi, ha ufficializzato l'apertura di un fascicolo di indagine per omicidio. Sarebbe anche stato confermato dagli inquirenti il fatto che è stata la donna, presumibilmente la madre della piccola vittima, in evidente stato confusionale ad aver adagiato il corpo del figlio già morto sul nastro trasportatore di una delle casse del supermercato. La 43enne è poi rimasta ferma sul posto fino al momento dell'arrivo dei militari.

Il sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, ha commentato quanto avvenuto:“Quello che è certo è che si tratta di una grande tragedia accaduta in un centro piccolo e tranquillo, ora sconvolto”. E ancora: "Una comunità senza parole.

Al di là dell'accertamento della verità giudiziale di cui si stanno occupando gli Enti preposti, l'intera Città della Pieve, scioccata e straziata, rivolge il suo pensiero al piccolo angelo di soli due anni che oggi ci ha tragicamente lasciato".

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