Oltre 5 milioni di utenti, solo in Italia, e un giro da 60 milioni di euro all'anno. Sono questi i numeri che girano intorno alla piattaforma illegale finita al centro dell'operazione della polizia contro le tv pirata.
Questa mattina, gli agenti hanno sequestrato e oscurato Xtream Codes, una delle organizzazioni che permette agli utenti di vedere la pay tv in maniera illegale, pagando cifre ridotte rispetto alle persone che pagano l'abbonamento. In gergo, queste soluzioni vengono chiamate "pezzotto". Ora, gli utenti rischiano una multa da 2.500 a 25mila euro e dai sei mesi ai tre anni di carcere.
Le forze dell'ordine hanno identificato 25 persone, responsabili dell'organizzazione e emesso ordini europei di indagine, eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria, nei confronti di 5 persone e 3 aziande. Inoltre, oltre all'oscuramento dell'intera piattaforma Xtream Codes, sono stati sequestrati 80 siti internet e circa 200 server dedicati alla riproduzione e diffusione dei flussi audiovisivi. L'organizzazione coinvolgeva persone di diversi paesi europei, che spesso non si conoscevano di persona, e prevedeva uno schema piramidale, con al vertice le persone che pagavano regolarmente l'abbonamento, ricevento i contenuti protetti da copyright. Questi venivano poi convertiti in segnali digitali e inviati in streaming ai possessori del "pezzotto", che potevano vedere tutti i contenuti Sky, Mediaset, Dazn e Netflix, pagando solamente 10 o 20 euro al mese.
Erano circa 700mila gli utenti collegati alla piattaforma.Secondo i finanzieri, sarebbero circa 6mila le persone che hanno perso il lavoro a causa del sistema messo in atto dalle organizzazioni che gestiscono le tv pirata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.