Blitz della polizia nelle case d'appuntamenti: agli arresti una famiglia

L'operazione diretta dalla squadra mobile di Agrigento, ha visto coinvolti una coppia di coniugi col figlio, tutti arrestati per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, davano in affitto le case vacanze di loro proprietà alle prostitute che vi ricevevano i clienti

Blitz della polizia nelle case d'appuntamenti: agli arresti una famiglia

Gestivano delle case d’appuntamenti che apparentemente risultavano essere delle case vacanze. Fornivano anche supporto logistico alle prostitute e ai transessuali che affittavano i locali per le loro “attività”. Il flusso dei movimento dei clienti non è passato indifferente ai poliziotti della squadra mobile che, di conseguenza, hanno avviato delle indagini per vederci chiaro. Al termine dell’attività investigativa sono finite agli arresti domiciliari tre persone. Si tratta di una coppia di coniugi agrigentini con il figlio. I tre, dovranno adesso rispondere di reato in concorso per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attività di meretricio si svolgeva nella centrale via Saponara di Agrigento. Le indagini che hanno portato all’operazione denominata "Bed & Babies", hanno preso il via nel 2019.

Da quegli appartamenti destinati ai turisti, era stato notato un continuo via vai di persone. Gente di tutti i tipi. Il flusso dei movimenti ha destato non pochi sospetti agli occhi dei poliziotti che sono soliti effettuare periodici controlli nelle vie del centro storico della città. Da qui sono state disposte delle attività investigative che hanno permesso di far luce su quanto si nascondesse dietro l’apparente gestione delle case vacanze.

In sostanza, gli appartamenti, venivano affittati per brevi periodi di tempo alle prostitute e ai transessuali che rendevano le loro prestazioni ai clienti. Più di cinquanta le persone che dallo scorso anno ad oggi, hanno preso in affitto quelle case per “lavoro”. In tal senso, avevano anche corrisposto ai titolari dei locali somme d’affitto maggiori rispetto a quelle previste. Allo stesso tempo però, gli affittuari, potevano disporre di un servizio logistico attuato in base alle proprie esigenze e messo a disposizione dai tre. Diversi gli “utenti” che hanno frequentato quegli appartamenti in tutto questo periodo: giovani, anziani e anche professionisti di un certo spessore.

Quel movimento ha insospettito però i poliziotti che hanno anche raccolto le testimonianze dei residenti la zona ma anche dei diretti interessati che hanno frequentato le case d’appuntamento. Le persone ascoltate in questura, hanno confermato il motivo della loro presenza in via Saponara. Ieri pomeriggio è scattato il blitz. All’operazione hanno preso parte i poliziotti della squadra mobile, della sezione volanti, della scientifica e dell’ufficio immigrazione. A Finire ai domiciliari sono stati, Emanuele Pace di 67 anni, la moglie Pierina Micciché di 63 anni e il loro figlio Visilij Pace, di 30 anni.

Gli elementi probatori che hanno consentito di incastrare i tre, sono stati raccolti attraverso le diverse attività di monitoraggio con perquisizioni, sequestri, acquisizioni documentali e riscontri sui siti di incontri.

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