“L'intervento è andato bene, grazie alla professionalità e alla competenza del personale sanitario dell'ospedale, a cui va la mia più profonda gratitudine”. Lo scrive Laura Boldrini sulla sua pagina Facebook, pubblicando anche una foto della sua stanza in ospedale. “Dopo un passaggio in terapia intensiva – spiega l’ex presidente della Camera dei Deputati – mi hanno spostata in reparto. E qui è subito iniziata la riabilitazione, che nella fase post operatoria è una prova durissima, perché a volte il dolore è veramente forte”. Un intervento chirurgico in programma per un problema di salute, in un primo momento non ben precisato, né chiarito dalla stessa diretta interessata, la quale poi ha rivelato di avere un tumore.
“Ieri – continua nel suo post la Boldrini – con l'aiuto della fisioterapista, mi sono seduta sul bordo del letto e dopo, appoggiata a un supporto, ho fatto un passo in avanti e uno indietro e poi mi sono seduta di nuovo. Una fatica mostruosa. Sembra un passaggio da niente, una cosa semplice e invece mi è sembrato tanto”. L’esponente del Pd è fiduciosa in una pronta ripresa. “Ciò – rivela – mi ha dato speranza. Ero così contenta, anzi eravamo contente, anche l'operatrice e la mia compagna di stanza mi hanno rivolto parole di incoraggiamento”. Il peggio sembra essere passato e ora la Boldrini può tirare un sospiro di sollievo. “È come quando per raggiungere un posto – afferma – hai davanti una salita che non sai quando finisce: la devi percorrere e basta, a passo lento e determinato. Prima ti avvii, prima arrivi. Ieri sono partita e so che sarà lunga, perché recuperare ogni piccolo movimento che potrà restituirmi l'autonomia, costa fatica e dolore”.
L’ex presidente della Camera ringrazia tutti coloro che le sono stati vicini in questi giorni difficili. “Mi sostiene in questa sfida, e mi sosterrà in futuro – dice –l'affetto che ho ricevuto. La più importante delle risorse per combattere una malattia non è solo quella della determinazione personale, ma anche e soprattutto il non sentirsi soli, il continuare a percepirsi parte di una comunità, il mantenere i legami che hanno caratterizzato la nostra vita fino a quello spartiacque che, comunque, la malattia rappresenta”. La deputata del Pd conclude: “Perché c'è un prima e un dopo, inutile negarlo.
Ed è quel prima che non si deve perdere, proprio nel momento in cui si è costretti a ripensarsi e ricostruirsi. Per questo, mi rivolgo a tutte e tutti coloro che hanno avuto per me un pensiero di sostegno e di affetto. A voi voglio dire una cosa sola: grazie”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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