Bollo auto, sull’esenzione decidono le Regioni

Lo ha deciso la Corte Costituzionale. Secondo Di Maio si tratta di una "tassa ingiusta"

Bollo auto, sull’esenzione decidono le Regioni

Novità per quanto riguarda il bollo auto. La Corte Costituzionale ha deciso che devono essere le Regioni a introdurre o meno esenzioni, in piena libertà decisionale, precisando la propria giurisprudenza in materia. Ha inoltre precisato che le Regioni hanno il solo obbligo di non aumentare il carico fiscale oltre i limiti decisi dal legislatore fiscale, ma che possono diminuirlo a piacere. Il vicepremier Luigi Di Maio ha accolto la decisione definendola “Una buona notizia perché il bollo auto è una tassa ingiusta. Se compri la macchina, la macchina è tua”.

Le Regioni sono quindi libere di introdurre esenzioni sul bollo, anche se queste non sono previste dal legislatore statale. Decisione contenuta nella sentenza n.122 depositata in data odierna, di cui è relatore il giudice Luca Antonini. Dai dati presentati dall’Unione europea delle cooperative, la Uecoop, in quattro anni, per l’esattezza dal 2013 al 2017, le imposte sull’auto sono aumentate in media di 200 milioni di euro all’anno. Senza contare il costo del carburante, che in Italia è tra i più cari in assoluto.

Una stangata insomma per le famiglie italiane e le imprese, con una spesa che è arrivata a 6,7 miliardi di euro, con un aumento del 17,7% in cinque anni.

Come ha sottolineato Uecoop, che ha basato la sua analisi su dati Istat “Il bollo auto si somma così alla spesa carburanti con pesanti ripercussioni sia sui bilanci delle famiglie che delle imprese”. La decisione della Corte Costituzionale potrebbe quindi portare a una diminuzione del bollo auto, dopo il suo aumento record al 17,7%.

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