Brescia, cucciolo di 6 mesi ucciso da un boccone avvelenato

Si tratta del secondo episodio di avvelenamento nei confronti di un cane a Sarezzo, il cagnolino di pochi mesi è morto dopo aver ingerito un'esca avvelenata

Brescia, cucciolo di 6 mesi ucciso da un boccone avvelenato

Un cucciolo di cane di 6 mesi è morto dopo aver ingerito un boccone di cibo avvelenato. L'episodio è avvenuto in data 14 febbraio 2020 a Sarezzo (Brescia). Come scrive il Giornale di Brescia, la tragedia si è consumata presso il cimitero di Zanano, lungo la pista ciclopedonale del Mella. I bocconi avvelenati sono divenuti una grave problematica nel territorio, in quanto la loro presenza va a compromettere l'incolumità degli animali di passaggio. Una persona di cui non sono state riferite le generalità, ma vicina alla padrona del cucciolo, un esemplare di akita, ha raccontato: "Mia nuora ha portato a fare una passeggiata lungo la pista ciclabile il suo cane, che ha trovato e mangiato un boccone di carne: tornato a casa ha iniziato a stare male e aveva la bava alla bocca". Per il cucciolo non c'è stato nulla da fare, in quanto in clinica il veterinario ha informato la donna "che non c'era più niente da fare: il suo cucciolo di akita di appena sei mesi era stato avvelenato ed è morto poco dopo".

Cucciolo di cane muore avvelenato: non è la prima volta nel territorio

In data 14 gennaio 2020 già un'altra cagnetta, in questo caso un labrador di nome Sally, era rimasta vittima di un'esca avvelenata, sempre lungo la pista ciclabile di Zanano. Nonostante gli sforzi da parte del veterinario per tentare di salvarla, Sally è morta alcuni giorni dopo in clinica. Curioso come entrambi gli episodi siano accaduti in una distanza di tempo così ravvicinata e, guarda caso, il giorno 14 di entrambi i mesi. Ad ogni modo, gli utenti social hanno esternato numerose polemiche per la situazione, chiedendo pertanto che "vengano effettuati più controlli nella zona".

A Sarezzo prosegue la caccia al killer di cani. C'è diffidenza a lasciare liberi i propri amici a quattro zampe dopo i recenti episodi. Altro episodio da segnalare è quello verificatosi a Orzinuovi, sempre in provincia di Brescia. Lungo la strada erano state trovate diverse fette di pandoro riempite di chiodi. Fortunatamente il tutto è stato scoperto prima che qulche animale ignaro potesse ingerire i bocconi letali.

Sembra che in varie zone della Lombardia si stiano verificando episodi di questo genere, come a Pescarenico (città in provincia di Lecco resa nota da Alessandro Manzoni nei I promessi sposi) e Monza. Si ricorda come l'avvelenamento ai danni di animale costituisce reato, secondo quanto previsto dall'articolo 544-bis del codice penale. La pena prevista è il carcere da 6 mesi a 3 anni.

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