Brindisi, per 20 anni ha mangiato gli avanzi di marito e suocera

In provincia, a Ceglie Messapica, il dramma di una donna che ha denunciato tutto ai carabinieri

Brindisi, per 20 anni ha mangiato gli avanzi di marito e suocera

La fine di un incubo per una donna di 37 anni costretta a mangiare per diciotto anni le rimanenze di cibo del marito, un 38enne, e della suocera, una donna di 58 anni. I due in un'occasione le avrebbero anche sottratto i documenti d'identità minacciandola con un coltello. Un'identità violata, rubata, insieme alla dignità.

Il fatto è accaduto a Ceglie Messapica, un Comune in provincia di Brindisi. I due, madre e figlio, sono stati raggiunti da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla 37enne.
Il provvedimento del giudice è stato emesso dopo un mese di indagini portate avanti dai carabinieri in seguito alla denuncia della vittima che dopo quasi vent'anni ha preso il coraggio a due mani.

Non solo. La donna sarebbe stata apostrofata in tutti i modi dalla suocera invitandola ad andare via di casa.


La vittima sarebbe stata maltrattata anche con percosse dal 2001. Inoltre, la suocera della vittima avrebbe anche inscenato un malessere incolpando la nuora di averglielo provocato e minacciandola di riferire il tutto al marito per farla picchiare.

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