Sono riusciti a fuggire di notte, al buio, attenti a non farsi vedere dagli agenti di polizia e dall'esercito che sorvegliano ventiquattr'ore su ventiquattro la zona. Si tratta di diciannove immigrati, tutti di origine tunisina, che sono scappati dal Cara di Brindisi-Restinco. Si tratta del centro di accoglienza per i richiedenti asilo. Ora le forze dell'ordine sono alla ricerca dei fuggitivi, ma di loro per il momento non vi è traccia. Erano stati trasferiti in Puglia solo pochi giorni fa dalla Sicilia e dalla Calabria dopo gli ultimi sbarchi.
La cosa che preoccupa di più è che i migranti erano ospiti della struttura scelta dal governo come centro di quarantena per i positivi al Covid e che tra di loro c'era anche un infetto. Una decisione presa senza comunicazioni ufficiali da parte del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno, come si legge sul giornale locale "Brindisi Report". Tra i migranti a Brindisi, infatti, uno era positivo al Coronavirus, ma non risulta tra i fuggitivi e si trova ancora in isolamento nel centro di Restinco.
"Ormai è chiaro a tutti che le città pugliesi sono in pericolo, con questo governo che continua a trasferire in Puglia sempre più immigrati", ha commentato il deputato pugliese della Lega, Rossano Sasso.
Inizialmente la fuga avrebbe coinvolto trenta tunisini, nove dei quali sono stati rintracciati nel giro di pochi minuti e due sono stati condotti al pronto soccorso dell'ospedale "Perrino" con sospette fratture alle caviglie che si sarebbero procurati saltando dal muro di cinta della struttura.
"Lo Stato invii immediatamente più uomini e mezzi per evitare che altri immigrati possano fuggire e delinquere nelle nostre città." ha continuato Sasso. Meno di una settimana fa, infatti, si è verificato un episodio simile sempre in Puglia, a Taranto. A darne notizia, è stata la deputata tarantina di Fratelli d'Italia, Ylenja Lucaselli. Anche in quel caso, gli immigrati si sono dati alle gambe nel cuore della notte. Inizialmente erano trentuno, undici di loro, però, sono stati bloccati dagli agenti di polizia, altri, invece, sono riusciti a far perdere le loro tracce.
A far da eco alle parole della Lucaselli, Fabio Conestà, segretario generale del movimento sindacale autonomo di polizia, il Mosap che aveva dichiarato agli organi di stampa "Non conosciamo le loro intenzioni, né le condizioni di salute di queste persone che potrebbero aggirarsi indisturbate in città o in zone limitrofe compromettendo la sicurezza dei cittadini.". A fare più paura, infatti, dopo questi episodi, è la diffusione del Coronavirus in Puglia. Ma Sasso assicura: "Quando torneremo al Governo metteremo ordine e bloccheremo una volta per tutte questa immigrazione senza regole".
La pandemia certo non ha fermato gli sbarchi. Con l'arrivo dell'estate, infatti, e il miglioramento delle condizioni metereologiche, è ricominciata la tratta di esseri umani nel Mar Mediterraneo con il rischio di nuovi contagi di Coronavirus in Italia (tant'è che il Governo ha disposto i centri di quarantena nelle strutture di accoglienza per migranti). Sulla questione si è espresso anche il leader della Lega, Matteo Salvini che ha dichiarato: "Il governo spalanca i porti, non riesce a controllare gli immigrati e registra decine di fughe da Nord a Sud nonostante il rischio contagi: da Taranto a Brindisi, da Cartoceto nelle Marche fino a Perugia.
Gli italiani sono stati bloccati in casa per mesi ma i clandestini non rispettano la quarantena, mentre i tunisini ci riempiono di immigrati e addirittura sequestrano i pescherecci italiani. Il nostro Paese è in pericolo: Conte, Di Maio e Lamorgese sveglia.".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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