Buffon, il record certifica ciò che la storia ha già scritto

Buffon, il record certifica ciò che la storia ha già scritto

Anche i numeri si piegano alla storia. È come se capissero che serve il loro aiuto per chiudere una questione. Il record di imbattibilità di Gianluigi Buffon formalizza quello che il calcio ha già raccontato: 974 minuti senza prendere gol, superati Zoff (già fatto la settimana scorsa) e Sebastiano Rossi. Superati tutti per ratificare una certezza: Gigi è il portiere più forte degli ultimi vent'anni. Italiano. Europeo. Mondiale. Che forse vorrebbe dire anche il più forte degli ultimi Cinquanta e dunque anche il più forte di sempre. Ma si entrerebbe in un campo minato, fatto di paragoni insensati, di confronti impossibili, di giudizi soggettivi a cavallo tra le ere geologiche del pallone. Gli ultimi venti anni sono sufficienti per lui e per il calcio: quattro volte scelto dall'International Federation of Football History & Statistics. Poi i trofei. Poi il resto. Ovvero lo stile di gioco e la personalità. Buffon è un mito. È un campione. Punto. Stop. Ha vissuto successi e pure sconfitte. A testa alta. Passato dalla goliardia alla maturità: ragazzino, ragazzo, poi adulto.

Grande. Mezzo mondiale 2006 è nelle sue mani, come molti dei trofei della Juventus. Il record di ieri merita applausi anche da chi legittimamente gli tifa contro. Per onestà. Perché portieri così sono infiniti. Per tutti.

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