Dove è iniziato il nuovo incubo ​Qui è nata la "variante inglese"

Il governo sapeva del nuovo ceppo da circa una settimana ma ha deciso il lockdown solo ieri

Dove è iniziato il nuovo incubo ​Qui è nata la "variante inglese"

Si dà la caccia al paziente zero nel Kent. E ancor più nell’Isola di Elmley, dove il 12 dicembre nella prigione sono risultati positivi al Covid ben il 40% dei detenuti in un solo braccio del carcere. Nel Kent si trovano quattro delle cinque zone più infette dal coronavirus di tutta l’Inghilterra. E tre dei carceri presenti sull’Isola di Elmley, collegata al resto del Paese grazie a un ponte, mostrano un boom di contagi. Così come nel distretto vicino di Swale. In quest'ultimo, su 100mila abitanti, sono risultati positivi i 624, facendo segnare il tasso di infezione più alto di tutta l’Inghilterra.

Sotto esame il Kent

Come riportato da Repubblica, il motivo nessuno se lo sa spiegare. Soprattutto perché all’inizio di novembre vi era un livello di allerta 1, ovvero la più bassa delle restrizioni dato che il numero di positivi era basso e sembrava sotto controllo. Il secondo lockdown nazionale si è concluso lo scorso 3 dicembre e avrebbe dovuto calare ancora di più il numero di infezioni. E invece così non avviene.

Il virus corre veloce, oltre tutte le aspettative. In campo vari esperti che cercano di dare una spiegazione alla situazione che si sta verificando. C’è chi ha dato la colpa a una allerta 1 troppo blanda e a una applicazione insufficiente delle restrizioni in Kent, con tante persone che non utilizzano le mascherine neanche per andare a fare la spesa. Chi ha invece colpevolizzato le condizioni delle carceri. E chi ha puntato il dito sulle aree locali disagiate e dove la densità abitativa è alta, con molti dipendenti delle prigioni esposti a questa realtà.

La variante del Covid

Queste cause potrebbero aver peggiorato la situazione ma da sole non potevano creare un tale boom di positivi. Quella che ci ha messo lo zampino è stata invece la variante Vui - 202012/01 del virus che avrebbe un livello di contagiosità fino al 70% superiore rispetto a quello conosciuto. Ed è questa variante che adesso spaventa non solo la Gran Bretagna, ma tutta l’Europa. Tra l’altro, la variante era stata identificata dagli scienziati proprio in un soggetto positivo che abitava nel Kent. In poco tempo, grazie anche ai pendolari, avrebbe raggiunto anche Londra dove il boom di contagi non ha tardato ad arrivare. E anche qui è stato poi messo il livello di allerta 4 con conseguente lockdown.

A farne le spese è la zona che va da Londra va al Thames Gateway, che scende poi fino a Dover, capolinea della Brexit. Da lì inizia il tunnel della Manica che unisce il Regno Unito al resto dell’Europa. Tunnel che è stato chiuso, anticipando così di una decina di giorni l’uscita della Gran Bretagna della Ue, per la quale non vi è ancora un vero e proprio accordo.

Su come sia avvenuta la variante del Covid non si sa ancora niente di preciso. Al momento nel Regno Unito c’è l’ipotesi del paziente inglese. Tom Clarke, responsabile scientifico della rete nazionale Itv, ha parlato di questa ipotesi riferendosi a uno studio condotto da esperti delle Università di Cambridge, Oxford, Edimburgo e Imperial College. Questo nuovo ceppo di coronavirus unirebbe in sé diverse mutazioni già conosciute, circa 23, che finora erano note solo separate. La nuova variante potrebbe essersi sviluppata in Inghilterra nell’organismo di uno o più pazienti già debilitati da malattie croniche e/o terminali come per esempio il tumore, senza possibilità di combattere anche il virus.

In Gran Bretagna questi pazienti vengono trattati usando il plasma convalescente dei guariti. Una tecnica che può dare beneficio grazie agli anticorpi presenti al suo interno. Se però il paziente in questione non guarisce, si può verificare l’effetto opposto, ovvero, il virus si adatta anche agli anticorpi e diventa peggiore.

Da quanto ricostruito la notizia ufficiale dell’esistenza del nuovo ceppo risale a circa una settimana fa, ma il governo ha deciso per il lockdown solo ieri, prendendo in contropiede molta parte della popolazione già pronta per partire nei prossimi giorni. Tra l’altro, dopo aver detto che “annullare il Natale con i parenti sarebbe inumano”.

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