Maxi sequestro di droga in Calabria: il nucleo di polizia tributaria di Catanzaro ha sequestrato ben due tonnellate di cocaina nell'ambito di un'operazione di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti. La droga veniva dal Sudamerica, arrivando in Italia a bordo di grandi navi container. Il traffico era gestito dalle cosche di 'ndrangheta Ietto-Cua-Pipicella, attive nella zona ionica-reggina.
L'operazione di contrasto, svolta in coordinamento tra le forze di polizia di nove paesi stranieri (Italia, Brasile, Regno Unito, Montenegro, Olanda, Belgio, Svizzera, Portogallo e Spagna), ha portato a ventiquattro ordinanze di custodia cautelare per cittadini italiani e stranieri, sia in Europa che in Sudamerica.
A promuovere il sodalizio sarebbe stato Pasquale Bifulco, narcotrafficante di Natile di Careri, nella Locride, che avrebbe gestito personalmente i rapporti con i fornitori sudamericani. L'uomo sarebbe entrato in contatto con altre importanti organizzazioni di narcotrafficanti, tra cui una operante in Olanda, capeggiata dal montenegrino Vladan Radoman.
Il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri ha dichiarato ai microfoni di RaiNews24: "Finora abbiamo recuperato 2mila chili di cocaina. Quello della droga è un traffico molto difficile da arginare, serve un sistema omologo a livello europeo." Gratteri coordina le indagini insieme al procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, e al pm Paolo Sirleo.
La Finanza comunica che è stata sequestrata droga per un valore di circa sei milioni di euro:
se venduta al dettaglio, la cocaina avrebbe fruttato in tutto circa 400 milioni di euro. Nel traffico di stupefacenti sarebbero coinvolte anche delle società, su cui però per ora non sono state fornite ulteriori notizie.
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