Calcio giovanile, genitore aggredisce baby-calciatore di colore

Il fatto a Milano, durante una partita di calcio giovanile: il 17enne senegalese è finito nel mirino del padre di un suo avversario in campo

Calcio giovanile, genitore aggredisce baby-calciatore di colore

"Negro di m…". Dopo gli insulti, si è passati alle mani. Non stiamo parlando del caso Balotelli, esploso nella grigia e piovosa domenica pomeriggio di Verona – dove un gruppo di tifosi dell'Hellas se la sono presa, con tanto di fischi e ululati razzisti, con l'attaccante del Brescia – ma dell'ennesimo episodio di violenza, con tanto di aggressione fisica, nel calcio giovanile.

La vicenda alla periferia di Milano, durante una partita di calcio juniores in un campo sportivo di viale Ungheria, dove i padroni di casa del Cea Milano ospitavano il Melzo 1908. In campo, come spesso avviene, c'è tensione e durante il match un giocatore della squadra ospite, un senegalese di 17 anni battibecca con un avversario. Il padre di quest'ultimo, sugli spalti per assistere all'incontro, non gradisce e dà in escandescenza, iniziando a inveire pesantemente contro il giovane di origine africana.

Ecco, al termine della partita, il giovane di colore viene avvicinato da una donna e nel mentre l'uomo che lo aveva insultato per buona parte del match si scaglia contro di lui, sferrandogli un pugno al volto, che lo prende in pieno. Da qui un parapiglia che viene sedato del tutto solo con l'intervento delle forze dell'ordine: sul posto, infatti, sono arrivate le volanti del Commissariato di via Mecenate.

Sul caso, ora, indagano i carabinieri di Gorgonzola e sarebbe già stata presentata all'Arma una denuncia per lesioni aggravata dalla matrice razzista, come scrive Il Giorno, che ha raccolto anche lo sfogo dell'allenatore del Melzo, Carlo Scozzafava: "Una situazione assurda. Abbiamo chiesto l'intervento dell'arbitro non una, ma più e più volte. Nessuno, però, ha fatto niente. Questo ragazzo, alla fine dell'incontro, non ce la faceva propripo più". E alle parole del mister, si sono aggiunte quelle del presidente del Melzo, Moreno Assanelli: "Una sola cosa andava fatta. Far uscire il pubblico, subito. Ma c'è dell’altro. Perché quei genitori erano in campo? Chiederemo chiarezza".

Un caso sicuramente meno mediatico di quello scoppiato allo stadio Marcantonio Bentegodi, visto il palcoscenico della Serie A e visto che il bersaglio dei "buu razzisti" è stato Mario Balotelli.

Supermario, in queste ore, se l'è presa con gli ultras scaligeri capitanati da Luca Castellini: "Qua state impazzendo. Svegliatevi ignoranti, siete la rovina […] Le persone così andrebbero radiate dalla società e non solo dal calcio. Basta mandare giù, basta lasciar stare. Basta. Basta".

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