Il caldo? Fa male all'economia

Secondo una ricerca condotta dal Mit il caldo - nei paesi in via di sviluppo - farebbe male tanto alle attività produttive quanto alla stabilità politica

Il caldo? Fa male all'economia

Il caldo? Fa male all'economia. Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. A determinarlo una ricerca realizzata dal Mit, che trova spazio sulle pagine dell'American Economic Journal. Secondo la ricerca, realizzata dall'autorevole istituto, ogni grado di aumento della temperatura media porta il Pil a calare dell'1,3 per cento.

La relazione tra i due fattori viene dall'analisi dei dati relativi a tutti i Paesi del mondo, considerati nel periodo che va dal 1950 al 2003. Gli effetti negativi rilevati non riguardano soltanto campi come l'agricoltura, dove il collegamento tra i fattori è forse più evidente, ma anche tutte le altre attività, dai commerci alla produttività industriale.

Il caldo, sempre secondo gli autori dello studio,

inciderebbe anche su un altro aspetto, ovvero sulla stabilità politica degli Stati. Nei paesi più poveri, per ogni grado di temperatura in più, aumenta del 3,1 per cento la possibilità che si possa verificare un colpo di stato.

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