È inviolata la cameretta del piccolo Andrea Loris. Nulla è stato toccato da quel 29 novembre.
Come racconta Repubblica, la stanza è piena di immagini dei cartoni che il bambino amava: "A terra il tappeto di Spiderman, sull'armadio di legno il manifesto della potente macchina rossa di Car's e gli adesivi di Toy Story, il film che tanto era piaciuto a Loris che di quella serie aveva voluto comprare anche lo zaino blu e giallo, quello che non si trova più".
Il letto di Loris è grande ed è coperto da un "copriletto allegro a grandi righe blu, azzurro, verde, giallo e arancione". Quella di Loris "è una stanza calda che trasuda affetto e calore, piena di peluche ovunque: c'è il grande cuore appeso al pomello dell'armadio, c'è il cuscino a forma di sandwich sul letto di Loris, ci sono orsacchiotti in quello del piccolo e c'è la farfalla rossa sorridente che pende dal soffitto, la lunga teoria di foto alle pareti, la stella azzurra luminosa alla parete, quella che si lascia accesa la notte per non fare addormentare i bambini al buio".
Ci sono poi i giochi, ordinatissimi. E la bicicletta rossa da cross, accanto al triciclo del fratello più piccolo. Tutto viene portato in cameretta "e non nel garage dove Veronica non andava mai". Quel garage dove il bambino sarebbe stato portato, ormai morto.
Ma, per arrivare ai box, bisogna scendere tre piani a piedi perché nella palazzina in cui gli Stival vivono non c'è l'ascensore e, come scrive Repubblica, "se Loris è stato ucciso in casa, chi lo ha portato via - soprattutto se l'ha fatto da solo - ha corso molti rischi.
Ha dovuto scendere tre piani a piedi, probabilmente con il bambino ormai inerme in braccio, come se dormisse, la testa coperta dal cappuccio del giubbotto come poi lo hanno trovato nel canalone. E poi l'ultima rampa, quella che finisce davanti alla porta che dà accesso al garage".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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