"Questo canyon che stanno sotto il livello del mare potrebbero avere conseguenze sull'apetto delle nostre coste". A lanciare l'allarme è l'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs).
Tra i territori più a rischi c'è quello della Calabria: "È un caso unico al mondo e lo abbiamo scoperto da poco", dice Silvia Ceramicola, geologa marina. "Il settore marino si sta abbassando, mentre quello emerso si sta sollevando, e questo genera una costa molto dinamica. Sospettiamo che qui i canyon si stiano sviluppando rapidamente", afferma a Repubblica. I canyon di fatto interessano molto le fasce costiere. "La testata di alcuni canyon, proprio a ridosso delle coste, mette a rischio infrastrutture come porti, strade, ferrovie", spiega Ceramicola."A Cirò Marina, in Calabria, un canyon sta progredendo rapidamente verso il porto. Qui dovremmo compiere misure frequenti per evitare danni importanti alle infrastrutture". Ma se il canyon decide di procedere ci sarà poco da fare: "A un certo punto potremmo dover spostare il porto intero", spiega l'esperta. Ma cosa c'è dietro il progredire di questi fenomeni geologici? Durante le tempeste si innescano forti correnti sottomarine, una sorta di inondazione sommersa, e i canyon "mangiano" i fondali progredendo con un ritmo anche di un metro al giorno verso la costa. "Sono eventi catastrofici", sottolinea la scienziata. Insomma, simili a terremoti e tsunami, sono difficili se non impossibili da prevedere. Poi c'è l'allarme sui cavi energetici: "I canyon possono diventare un pericolo anche per i cavi o altre opere sottomarine", spiegano i geologi.
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