Il caos di Torino riporta alla mente la tragedia dell’Heysel

Il sangue, le lacrime, un selciato ridotto a campo di battaglia con rifiuti e oggetti di ogni tipo, lo sgomento, i soccorsi, i feriti sdraiati a terra, gli incolumi che vagano alla ricerca dell’amico, del parente

Il caos di Torino riporta alla mente la tragedia dell’Heysel

Il sangue, le lacrime, un selciato ridotto a campo di battaglia con rifiuti e oggetti di ogni tipo, lo sgomento, i soccorsi, i feriti sdraiati a terra, gli incolumi che vagano alla ricerca dell’amico, del parente. Piazza San Carlo a Torino ieri sera come il settore Z dello stadio Heysel di Bruxelles il tardo pomeriggio del 29 maggio 1985? Rispondiamo subito no. Allora morirono sotto la furia degli hooligans del Liverpool (“aiutati” nell’occasione da quelli del Chelsea) 39 persone; 32 erano italiani, i feriti furono oltre 600. Erano andati allo stadio per assistere alla finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool e molti non fecero più ritorno a casa, trovando una morte orribile, calpestati dalle persone terrorizzate in fuga o soffocati dalla calca. Allora fu un mix micidiale di violenza dei tifosi inglesi e di totale incapacità della polizia belga a causare quella tragedia.

Ieri un petardo, il crollo della ringhiera del sottopasso per i parcheggi sotterranei d’interscambio con la metropolitana torinese e la psicosi di un attenato terroristico hanno provocato un fuggi fuggi generale nella centralissima piazza San Carlo che solo per caso non ha fatto vittime; ma ci sono 1.500 feriti. La genesi e il tragico bilancio tengono ben lontani i due fatti di Bruxelles nel 1985 e di Torino ieri sera. Ma rivedere quelle maglie bianconere indossate dai tifosi insanguinate o sporche dopo rovinose cadute a terra, rivedere occhi gonfi d’angoscia e riascoltare tutti i dialetti pugliesi e lombardi, veneti e calabresi, piemontesi e siciliani raccontare con parole diverse una stessa angoscia ha certamente riportato alla mente una memoria collettiva dolorosa mai sopita di una Coppa che sembra maledetta per ragioni purtroppo ben lontane da quelle sportive.

Dopo la tragedia dell’Heysel la lady di ferro Margaret Thatcher fece sì che tutti i club inglesi venissero esclusi dalle competizioni UEFA dalla stagione 1985-86 alla stagione 1990-91; 5 anni, ma furono 6 per il Liverpool. Oggi come escludere la psicosi degli attentati e del terrorismo isslamico dalle nostre vite? Purtroppo non esiste una UEFA per questo.

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