È caos treni in Italia dopo quanto accaduto ieri. Dal 1 agosto i convogli ad alta velocità e a media-lunga percorrenza sarebbero potuti tornare a circolare a regime, con il 100% dei posti occupati e non più con la disposizione a scacchiera a bordo, in presenza di determinate condizioni. Lo prevedeva il dpcm del 14 luglio, che allineava il trasporto ferroviario a quello aereo. Sarebbe rimasta la misurazione della temperatura prima di salire a bordo e l'obbligo di mascherina, da cambiare ogni 4 ore, esattamente come già avviene a bordo degli aerei. Eppure, allo scoccare del 1 agosto, è stato il caos con la presa di posizione netta del Comitato tecnico scientifico e il rapido dietrofront del governo. Una bufera che ha spaccato il governo e che ha portato anche alla lite tra Roberto Speranza e Paola De Micheli. In questo turbinio di informazioni, a farne le spese i passeggeri, che probabilmente verranno lasciati a piedi dopo aver acquistato regolare biglietto, come ha annunciato Flavio Cattaneo, vicepresidente di Italo - NTV.
Le acque pare siano molto agitate a Palazzo Chigi e nella serata di ieri ci sarebbe stata una telefonata di fuoco tra il ministro della salute, Roberto Speranza, e il ministro dei trasporti, Paola De Micheli. "Ma come avete pensato di fare una cosa del genere senza avvertirmi?", avrebbe tuonato Speranza, al quale però la De Micheli avrebbe risposto che nessuno ha agito alle sue spalle, visto che il Dpcm è pubblico. Necessario in serata l'intervento di Paola De Micheli, che ridimensiona la polemica spiegando che "il governo non ha mai autorizzato il riempimento dei treni come prima del coronavirus". Questo non basta a placare l'ira di Roberto Speranza, che a quel punto ottiene la reazione di Paola De Micheli. Il ministro dei trasporti avrebbe suggerito a quello della salute di firmare lui, in prima persona, l'ordinanza definitiva per risolvere il caos treni. È così che si arriva alle nuove linee guida, realizzate dopo ilc onsulto con Conte e il Cts, che di fatto riportano indietro le lancette e reintroducono il distanziamento sui treni.
Flavio Cattaneo è stato ieri ospite del programma Stasera Italia Weekend, condotto da Veronica Gentili su Rete4 e ha espresso tutte le sue perplessità sulla gestione del governo del trasporto ferroviario. In particolare, Cattaneo ha esordito ponendo la questione della diversità di trattamento con il trasporto aereo, che invece da tempo può viaggiare al 100% della sua capienza. "Noi, un mese fa, abbiamo cominciato a discutere con i tecnici del ministero perché avevamo chiesto come mai gli aerei non mantenessero la distanza, mentre nei treni ad alta velocità doveva esserci questo distanziamento. Ci è stato risposto che c'era un problema legato all'aria condizionata di diverso modello. Noi abbiamo fatto degli studi e abbiamo verificato che il nostro sistema di condizionamento non solo è sufficiente e buono ma è del 50% superiore in termini di ricambio d'aria rispetto a quello di un aereo", ha svelato Flavio Cattaneo."Discutiamo con i ministeri, ci dicono 'va bene, anche se avete queste caratteristiche ma dovete fare di più', quindi investiamo mettendo del personale a bordo che sanifica ogni volta che scende un passeggero, anche nello stesso servizio", ha detto il vicepresidente di Italo-NTV, spiegando in che modo Italo si è adeguato alle misure Covid, nonostante le perdite del 95% causate dal lockdown alle casse della società. In ogni caso, a bordo di Italo il riempimento non sarebbe comunque stato del 100%, perché i posti frontali non sarebbero comunque stati riempiti nella loro interezza. "Incominciamo a vendere i biglietti e oggi, da quando iniziano i passeggeri a vedere la riduzione del distanziamento, a valle di un tweet si è scatenato il putiferio e quindi noi oggi abbiamo un decreto che dice l'esatto contrario, fatto dallo stesso governo 15 giorni fa e noi abbiamo bloccato la possibilità di acquistare i biglietti". Da qui la decisione drastica di Italo, per voce di Flavio Cattaneo: "Siamo costretti ad annullare dei treni".
Ecco, quindi, le prime soppressioni dei treni ad alta velocità e a lunga percorrenza di Italo. Una brutta sorpresa per i passeggeri in partenza oggi, che solo una volta giunti in stazione hanno saputo se il loro treno avrebbe effettuato il viaggio oppure no. Lo stesso potrebbe succedere domani, con ulteriori danni per chi si sposta lungo il Paese per lavoro e non solo. A raccontare l'odissea dei passeggeri nelle stazioni oggi è stato Il Messaggero: "Alcuni questi mattina hanno trovato sul posto loro assegnato il cartello "non sedersi" oppure si sono trovati seduti fianco a fianco con altri passeggeri mentre altri posti erano vuoti. Inoltre alcuni convogli sono risultati assai affollati, molto più di 50 per cento previsto".
Pare che per tamponare il caos generato dalle ordinanze che si sono sovrapposte, Italo abbia permesso ai passeggeri di occupare i posti senza rispettare l'assegnazione dei posti, in modo da non creare assembramenti, anche senza rispettare la classe di viaggio.
Oggi si sarebbe dovuto ricominciare a viaggiare sui treni a pieno carico, ma il governo ci ripensa:
— Stasera Italia (@StaseraItalia) August 1, 2020
"Oggi abbiamo un decreto che dice l'esatto contrario, fatto dallo stesso governo, rispetto al decreto fatto 15 giorni fa"
Flavio Cattaneo a #StaseraItalia pic.twitter.com/BEJcHmADvH
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