Caos vaccini in Calabria, senza dosi e siringhe. Lo sfogo del medico: "Ho comprato gli aghi con i miei soldi"

Senza dosi e senza siringhe la campagna vaccinale in Calabria procede a rilento: medici costretti ad acquistare gli strumenti a loro spese

Caos vaccini in Calabria, senza dosi e siringhe. Lo sfogo del medico: "Ho comprato gli aghi con i miei soldi"

Le vaccinazioni proseguono a rilento nel nostro Paese, con qualche rara eccezione. La Calabria non fa certamente parte di queste eccezioni, come dimostrato da Michel Dessì in un servizio per Stasera Italia (qui il video) realizzato tra Reggio Calabria e l'hub di Taurianova, uno dei più grandi della regione, che di recente è stato visitato anche dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Mancano le dosi in Calabria e, laddove quelle dovessero esserci, mancano gli strumenti per le somministrazioni.

A Taurianova si aspetta il cambio di passo della campagna vaccinale. All'arrivo del giornalista di Rete 4, all'esterno dell'hub vaccinale decine di persone si trovavano accalcate ai cancelli in attesa di avere notizie sulle vaccinazioni. Gli assembramenti all'esterno dei centri vaccinali sono diventati consueti nel nostro Paese, al contrario di qualunque raccomandazione contro i contagi. In questa fase in cui si dovrebbero vaccinare le persone fragili e over, tutto questo appare come un controsenso. Ai microfoni di Michel Dessì, alcuni di loro hanno raccontato di essere stati respinti diverse volte nei giorni precedenti, di essersi già recati all'hub vaccinale senza avere la possibilità di ricevere la dose. Una versione confermata anche da Francesco Antonio Casella, medico responsabile del centro vaccinale, che pur di non rimandare a casa gli anziani in coda per il vaccino ha deciso di acquistare a sue spese aghi e siringhe per effettuare le somministrazioni, perché dalla farmacia dell’azienda sanitaria provinciale non è arrivato il materiale necessario.

"Tutte le cose arrivano in ritardo, oggi ho comprato io gli aghi con i miei soldi", ha detto il medico mostrando lo scontrino della farmacia del paese. "Ho mandato i vigili urbani con i miei soldini e ho comprato 300 siringhe e aghi. Le dosi c'erano oggi e le siringhe arriveranno domani. O mandavo tutti a casa, e ha visto fuori, oppure faccio così. E io faccio così. Qualcuno mi pagherà spero, sennò va bene...", ha detto il medico prima di tornare nel suo studio per proseguire con le vaccinazioni.

La situazione non è migliore nel centro vaccinale di Reggio Calabria, città più popolosa della regione, dove nel giorno in cui Michel Dessì si è recato per il servizio c'erano solamente 32 prenotati.

In mancanza di dosi di vaccino disponibili in quantità massive, i commissari per la Salute della Regione hanno scelto di privilegiare le seconde dosi con il conseguente rallentamento della campagna vaccinale. La Calabria è stata una delle prime a vaccinare tutti gli ospiti delle Rsa ma risulta essere tra le ultime in Italia per immunizzazione degli over 80.

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