Il capo dei vescovi dell'Ue contro il populismo: "Gioco infame"

Il vertice dei presuli dell'Unione europea attacca il populismo a testa bassa. Vengono citati pure due nomi: Steve Bannon e Aleksandr Dugin

Il capo dei vescovi dell'Ue contro il populismo: "Gioco infame"

Quello che mons. Hollerich ha scritto contro il populismo può essere definito un manifesto. La Chiesa cattolica fa parte dell'opposizione politica al sovranismo.

Papa Francesco ha affermato poco tempo che l'unico populismo possibile è quello cristiano. Lo scritto apparso su La Civiltà Cattolica si posiziona sulla stessa frequenza. Certo che il vescovo, il vertice dei presuli europei, è forse il primo tra gli alti ecclesiastici continentali ad ammettere la presenza di una prossimità tra le idee sovraniste e una certa frangia cattolica, quella conservatrice e tradizionale. Ha citato pure il Concilio Vaticano II in relazione a questo ragionamento. Quasi come se le posizioni politiche coincidessero con quelle dottrinali. Monsignor Hollerich non si limita alla disamina generica su quello che chiama "gioco infame", ma fa i nomi di due esponenti che avrebbero un ruolo preciso: Steve Bannon e Aleksandr Dugin. Stratega di Donald Trump della vittoria alle presidenziali il primo, considerato uno dei riferimenti culturali di Vladimir Putin il secondo: il presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell'Ue li chiama "sacerdoti". Di cosa? Ovviamente del "populismo", che avrebbe il demerito di spostare il focus dai "problemi reali" e di dare vita a "danze intorno a un vitello d'oro".

A riportare alcuni punti salienti del pensiero di monsignor Hollerich, tra gli altri, è stato il sito di Rai News. Migranti e migrazioni, nel manifesto di Hollerich in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio, la fanno da padroni: accogliere, per una persona appartenente alla confessione cristiana, deve essere un'indicazione assoluta. C'è spazio pure per una difesa della linea portata avanti dall'Ue: "L’Unione Europea, adottando i valori della solidarietà, fa proprio il nobile scopo del bene comune". Il testo è molto lungo e complesso. Questi sono solo alcuni degli aspetti che vengono trattati.

Una curiosità: monsignor Jean-Claude Hollerich si chiama come Juncker e sempre come il presidente della Commissione europea è originario del Lussemburgo.

Qualche giorno fa erano stati i vescovi francesi a esporre le loro preoccupazioni in vista delle elezioni europee. Adesso Hollerich sembra aver parlato per tutti.

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