Capotreno aggredito: ecco il racconto dell'aggressione

I quattro hanno cominciato a litigare con il controllore perchè trovati senza biglietti: poi il folle gesto

Capotreno aggredito: ecco il racconto dell'aggressione

"Non ci riusciamo a credere, lo abbiamo letto stamattina sui giornali" dice una donna che in compagnia di un’amica si trova a Milano per visitare Expo". È questo uno dei tanti commenti raccolti stamani dagli addetti dell’Atm nel mezzanino della metropolitana di Rho-Expo dopo che ieri sera, lungo la tratta ferroviaria un capotreno e un suo collega hanno subito una brutale aggressione a colpi di machete.
"Sì, molti sono rimasti stupiti e preoccupati da questo episodio - racconta un addetto alla vigilanza -. E anche se è successo lungo la tratta ferroviaria la gente mette un pò tutto insieme anche perchè le stazioni della metro e delle ferrovie sono interconnesse". Insomma, il grave episodio di ieri sera ha lasciato un segno dopo gli attimi di paura vissuti su un convoglio che proveniva da Expo.

Secondo la dinamica dell’accaduto riferita in questura il treno, dove è iniziata la lite che ha portato al ferimento dei due dipendenti di Trenord, è il numero S20673, un regionale partito da Rho (Milano) e diretto a Milano Rogoredo. Il convoglio risulta essere partito alle 21.37 dalla stazione di Rho, il capolinea (quella di Rho Expo è la successiva, ndr), per arrivare alla fermata di Villapizzone alle 21.45. È stato lì che un gruppo di sudamericani, almeno 4 secondo le prime indagini, hanno cominciato a litigare con il controllore perchè trovati senza biglietti. L’uomo, con l’aiuto di un collega fuori servizio che ha assistito all’alterco e si è avvicinato per aiutarlo, arrivati alla fermata li ha invitati a scendere pronto a fargli una multa. Ancora non è chiaro quale sia stato l’elemento scatenante, ma appena usciti dalle porte la lite si sarebbe trasformata nella brutale aggressione ad entrambi a colpi di machete.

Tutto è avvenuto in pochi attimi davanti ai vari passeggeri che si trovavano nella carrozza e poi sulla banchina, che hanno vissuto attimi di paura. La polizia sta ancora cercando di rintracciare tutti i sudamericani che sarebbero coinvolti per mettere insieme ogni testimonianza possibile.

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