Capotreno a giudizio per aver fatto scendere immigrato senza biglietto

Era il 2014 quando un ferroviere trevigiano scortò sulla banchina un nigeriano senza biglietto. A giugno sarà processato per violenza privata

Capotreno a giudizio per aver fatto scendere immigrato senza biglietto

A processo per aver fatto scendere dal treno un passeggero senza biglietto: così un capotreno veneto è stato punito per aver chiesto ad un immigrato nigeriano il titolo di viaggio necessario per andare da Montebelluna a Feltre.

Era il 2014 quando Andrea Favaretto, capotreno in servizio sulla linea Montebelluna-Feltre, in Veneto, stava lavorando a bordo di un convoglio regionale. Di fronte a un passeggero sprovvisto del titolo di viaggio, l'uomo ha atteso la prima stazione per scortare il viaggiatore fin sulla banchina, portandogli addirittura i bagagli personalmente.

Per questo, racconta Il Gazzettino, il cinquantenne Favaretto dovrà comparire davanti ai giudici a giugno, costretto a rispondere dell'accusa di violenza privata.

Una vicenda che stride, scrive

invece Libero, con gli altri episodi in cui degli extracomunitari sono stati "graziati" da controllori intimiditi e privi di mezzi per riscuotere le contravvenzioni. Magari le stesse persone che poi si dimostrano inflessibili con gli italiani.

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