Il carabiniere 25enne Martina Pigliapoco della stazione San Vito di Cadore ha salvato una donna, madre di tre figli, che voleva farla finita gettandosi da un ponte di tipo tibetano. La militare ha raccontato all'Adnkronos quei momenti drammatici finiti con una"gioia immensa, indescrivibile. Mi sono sentita veramente utile nel fare questo lavoro e orgogliosissima di averla aiutata". Quasi quattro ore di trattativa durante le quali la donna dell’Arma, specializzata proprio in questo tipo di interventi e di trattative, è riuscita a far desistere la donna dal folle gesto, grazie a un dialogo che ha toccato l’aspirante suicida intenzionata a gettarsi da un ponte a Perarolo di Cadore, nel bellunese, nei pressi di Cortina d'Ampezzo.
Il carabiniere ha parlato a lungo con lei
Alcuni passanti, poco dopo le 8 del mattino, si sono resi conto del pericolo che stava correndo una donna che aveva scavalcato le protezioni laterali del ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri, e si trovava praticamente nel vuoto con le gambe a penzoloni. A giungere sul luogo è stata una prima pattuglia della compagnia di Cortina D'Ampezzo, con un graduato esperto e un giovane carabiniere che ha poi descritto quanto avvenuto da quel momento: "La trattativa è durata quasi quattro ore. È stata un'opera di convincimento, poi, a un certo punto, ho capito che le figlie erano il punto cardine, la donna ha fatto una chiamata al marito. A quel punto si è sbloccata la sua situazione psicologica, mi ha parlato di sé, dei suoi problemi, principalmente economici".
Ha toccato gli argomenti giusti
La donna ha lasciato che il carabiniere le si avvicinasse e il militare si è seduta sul ponte per cercare di tranquillizzare la signora e accorciare le distanze tra loro poi, con le sue parole è riuscita a farla tornare sui suoi passi. Hanno parlato delle figlie, del ruolo difficile di essere madre e di quelle creature che sarebbero cresciute senza di lei, se avesse deciso di saltare nel vuoto. Fortunatamente la donna ha scelto di rinunciare a quel folle gesto e ha scavalcato il parapetto del ponte tibetano rientrando così sul lato sicuro, all’interno delle protezioni. “È stata molto riconoscente.
Ha capito l'errore e mi ha ringraziato, insieme alla sua famiglia, in tutti i modi" ha sottolineato Pigliapoco che ha confessato di aver provato una gioia immensa e indescrivibile, e di essersi sentita veramente utile nel riuscire a salvare una vita, nonché orgogliosissima di averla aiutata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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