"Cara mamma, voglio scusarmi con te". Così, Christian Gabriel Natale Hjorth scriveva tempo fa in una lettera indirazza alla madre. Uno dei due americani, accusati dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, era stato sorpreso dalla madre, mentre faceva uso di droghe.
"Cara mamma, voglio scusarmi ancora per la rissa che ho scatenato... mi pento veramente di quello che ho detto e per il modo in cui mi sono comportato nei tuoi confronti- si legge nella lettera indirizzata alla madre- Nessuno è perfetto e tu mi hai dato una mano più di ogni altro in questa famiglia. Mi dispiace molto aver sottolineato le tue pochissime imperfezioni, specialmente perché io ne ho così tante. Ti amo con tutto il cuore e un giorno te lo dimostrerò completamente". La missiva risale a diverso tempo fa, ma è stata depositata ora, in vista dell'udienza davanti al Riesame, fissata per oggi.
Natale, però, ha rinunciato all'udienza di oggi e resta in carcere. I difensori del 19enne hanno rinunciato dopo che la procura ha depositato, lo scorso venerdì, l'informativa che avrebbe dovuto essere discussa oggi.
I legali avrebbero deciso di rinunciare al riesame perché non avrebbero fatto in tempo a parlare col loro assistito circa la nuova informativa: "Il nostro assistito ne ha avuto conoscenza dalla tv. La procura inoltre ci ha comunicato che l'attività istruttoria è ancora in corso e a noi serve tempo per analizzare con i nostri consulenti i documenti agli atti", hanno detto i difensori di Natale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.