Caramelle gommose alla marijuana come souvenir della vacanza a Barcellona.
Forse ne ignorava la condizione di illegalità nel nostro Paese o forse pensava di eludere agevolmente i controlli della Guardia di Finanza. Vai a saperlo. Fatto sta che una ragazza ventisettenne di Torino è stata sorpresa con un bel carico di caramelle al retrogusto di ganja di ritorno da un viaggio nella ciudad comital.
Era appena arrivata alla stazione terminal degli autobus in corso Vittorio Emanuele II quando si è trovata alla presenza della squadra cinofili del gruppo pronto impiego del capoluogo piemontese. Neanche il tempo di mettere i piedi giù dal pullman che Easy, il cane antidroga della finanza, le si è avvicinato con andatura sicura.
Più astuto di una volpe, infallibile come un cecchino, il pastore tedesco ha subito puntato il bagaglio della ragazza lasciando intendere la presenza di sostanze sospette al suo interno. Aperta la valigia, infatti, i finanzieri hanno rinvenuto una confenzione di Señor Gato, delle gommose zuccherine, con la forma di una ciambella, all'essenza di marijuana.
Le caramelle contenevano 3,3 milligrami di thc (il principio psicotropo della cannabis), una quantità nettamente superiore a quella consentita nel nostro paese che, invece, impone un livello massimo pari allo 0,2 mg. In Italia, infatti, qualunque prodotto commestibile che superi la soglia stabilita dalla legge è considerato alla stregua di un articolo di spaccio. Per questo motivo, gli agenti della unità cinofila hanno sequestrato "il souvenir" alla giovane.
Le caramelle incriminate sono ricavate con un particolare distillato di cannabis,
sostanza di cui in Spagna è consentito il consumo. La ditta che le produce, Señor Gato, pubblicizza il prodotto attraverso un dettagliato sito internet dove descrive accuratamente modalità e tempi di assunzione.
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