Il cardinale Walter Brandmueller è noto per essere uno dei sottoscrittori dei dubia all'esortazione apostolica Amoris Laetita, quella in cui papa Francesco ha disposto con favore rispetto alla comunione per i divorziati risposati, ma quanto emerso poche ore fa inscrive il porporato teutonico pure all'elenco di coloro che si oppongono alle priorità dottrinali individuate per il Sinodo sull'Amazzonia.
Il cardinale tedesco, senza mezzi termini, ha definito "eretico" ed "apostastico" l'Instrumentum laboris predisposto per lo studio delle questioni da analizzare in vista dell'assemblea sinodale di ottobre. Sappiamo come ecologia e " viri probati" rappresentino temi spinosi per via della dialettica interna tra "progressisti" e "conservatori". A riportare la mossa di Brandmueller, tra le varie fonti, sono state pure quelle di natura "tradizionale" come Corrispondenza Romana. L'alto ecclesiastico - come ha spesso fatto nel corso del pontificato di Jorge Mario Bergoglio - si schiera così dalla parte dei contrari a determinate aperture. Il testo scritto dallo stesso ecclesiastico teutonico, che è spesso stato accostato per prossimità culturale e storica vicinanza a Benedetto XVI, è approfondibile anche sul blog di Sandro Magister.
Alle prime domande poste si può rispondere in maniera implicita: "C’è da chiedersi: che cosa hanno a che fare l'ecologia, l'economia e la politica con il mandato e la missione della Chiesa? E soprattutto: quale competenza professionale autorizza un sinodo ecclesiale dei vescovi a emettere dichiarazioni in questi campi?," si chiede, sin da subito, il cardinal Brandmueller. Poi, come ci si poteva aspettare, arriva la stoccata sul panteismo naturalistico: "Nel contesto del richiamo all'armonia con la natura, si parla addirittura del dialogo con gli spiriti ". L'Amazzonia, insomma, non potrebbe essere elevata ad esempio rispetto ad altri contesti in cui viene professata la religione cattolica. Il cardinal Walter Brandmueller è un fiume in piena e, dopo aver affrontato i pericoli derivanti dallo sdoganamento del celibato e dalla proposta d'istituire un qualche tipo di ministero femminile, giunge così alla seguente conclusione: "Dunque si deve dire oggi con forza che l’”Instrumentum laboris” contraddice l'insegnamento vincolante della Chiesa in punti decisivi e quindi deve essere qualificato come eretico. Dato poi che anche il fatto della divina rivelazione viene qui messo in discussione, o frainteso, si deve anche parlare, in aggiunta, di apostasia".
Il Sinodo sull'Amazzonia - così come abbiamo avuto modo di ribadire in più circostanze - rappresenta uno
spartiacque per il futuro della Chiesa e del cattolicesimo. Quello che, per semplificazione, viene chiamato "fronte tradizionale" non sembra avere alcuna intenzione di nascondere tutte le perplessità del caso. Saranno mesi intensi.
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