La carica di Musk che serve agli Usa (e anche al mondo)

Rispetto della tradizione, disciplina, onore, identità, sono evidentemente quei valori dell'antica Roma che piacciono a Musk e che giudica universali ed eterni

La carica di Musk che serve agli Usa (e anche al mondo)
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«Per aspera ad astra» era scritto sul biglietto, firmato Elon, che accompagnava un vistoso mazzo di fiori fatto recapitare dal patron di Tesla e fondatore di SpaceX, mediante un fioraio romano, sull'ara di Giulio Cesare ai Fori romani, nel luogo dove il grande condottiero romano fu cremato dopo essere stato ucciso. Ai più sembrò un'iniziativa quantomeno singolare, eppure, era un segno di un'antica passione di Elon Musk per la storia di Roma ma anche per l'Italia contemporanea. Rispetto della tradizione, disciplina, onore, identità, sono evidentemente quei valori dell'antica Roma che piacciono a Musk e che giudica universali ed eterni.

Quando a dieci anni, Elon Musk si trasferì a vivere con il padre ingegnere, trovò in casa due vecchie enciclopedie, trascorrendo ore, da ragazzo schivo e senza amici, a leggere i pesanti volumi ed ogni altra pubblicazione trovasse in casa. Il suo biografo Walter Isaacson, lo definisce un «topo di biblioteca». Era molto bravo in matematica ma amava la storia e la fantascienza, probabile che risalga a quelle letture la sua passione per Roma. «La lettura è sempre stato il rifugio psicologico di Musk», scrive il suo biografo. «A volte si immergeva nei libri tutto il pomeriggio e per gran parte della sera, fino a nove ora di fila».

Le sue letture rivelano un mix molto particolare e raro di cultura scientifica e umanistica, da adolescente legge filosofi complessi, veri giganti del pensiero, come Nietzsche, Heidegger e Schopenhauer, che alterna con la fantascienza, in particolare le opere di Isaac Asimov. Uno dei suoi testi preferiti fu La luna è una severa maestra di Robert A. Heinlein, un romanzo che immagina l'esistenza di una colonia penale sulla luna governata da un supercalcolatore che esprime anche sentimenti. Il romanzo prefigura i temi legati all'intelligenza artificiale, primo su tutti il rapporto con l'umano, se cioè le macchine non finiranno per prevaricare gli esseri viventi.

I sudafricani, per una parte eredi dei boeri, sono gente dura, abituata a misurarsi con le difficoltà, a dodici anni Musk fu mandato in una sorta di campo scuola chiamato veldskool, in realtà un campo paramilitare, che lo stesso Elon definirà come «Il signore delle mosche» (dal romanzo dello scrittore William Golding), dove ai ragazzini venivano date solo piccole razioni di cibo e acqua. Tutti erano spinti a una serrata competizione fra loro che quasi sempre sfociava in violenze reciproche, e soprattutto in atti di sopraffazione dei più grandi verso i più piccoli.

La formazione del carattere del giovane Elon Musk è fatta di durezze e asperità ma anche di una grande fantasia e capacità di immaginazione che trovano conferme nello studio della storia. Di recente, in Italia, Musk ha voluto visitare la Galleria Borghese, il Pantheon e la chiesa di San Luigi dei Francesi, dove ci sono capolavori del Caravaggio, mostrando di conoscerne il valore e il contesto artistico.

In queste settimane, dopo la vittoria elettorale netta e marcata di Donald Trump, per la quale è evidente il concorso, non solo economico, di Elon Musk, il tentativo del mainstream è quello di accreditare l'immagine di una coppia bizzarra e pericolosa, dove il patron di Tesla appare come una sorta di dottor Stranamore (personaggio del romanzo di Peter George, portato al cinema dal grande Stanley Kubrick). Di entrambe, si tenta di rappresentarne aspetti grotteschi, tralasciando ogni prova positiva, in particolare la straordinaria carriera imprenditoriale di Musk.

Nel 2018 tutti gli operatori del mercato automobilistico e Wall Street scommettevano sul fallimento immediato di Tesla, poi Elon Musk decise di trasferirsi personalmente, giorno e notte, in fabbrica. Cominciò a essere presente nelle catene di montaggio, apportando modifiche quando necessario, licenziò i manager inefficienti e premiò quelli bravi, trattò personalmente con i fornitori prezzi e tempi di consegna. Una notte lo trovarono mentre interveniva con le proprie mani su un modello difettoso. In poco tempo l'azienda è diventata redditiva e oggi è un colosso che fa paura ai suoi detrattori.

Riuscirà Musk a portare la stessa carica nella macchina pubblica, soprattutto a scardinare il gigantismo improduttivo? Gli

americani e, forse, il mondo intero se lo augurano. Anche qui, su questo terreno, sconteremo l'antitesi tra le false narrazioni del mainstream e la realtà di chi fa e opera. Ma alla fine la gente vota guardando ai fatti.

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