Carne di cavallo, tracce nelle polpette Ikea: lo scandalo si allarga

Le polpette ritirate nei giorni scorsi dai punti vendita in 25 Paesi nel mondo: trovato tracce di dna equino nei test effettuati sulle carni

Un cartellone con il menu all'interno del'Ikea
Un cartellone con il menu all'interno del'Ikea

Lo scandalo si allarga ancora. E coinvolge pure l'Ikea. Il produttore svedese delle polpette, ritirate nei giorni scorsi dai punti vendita in venticinque Paesi nel mondo, ha ammesso di aver trovato tracce di dna equino nei test effettuati sui propri prodotti. L'agenzia nazionale svedese per il cibo (Sla) ha spiegato di essere stata informata dalla stessa società Dafgaard che non ha voluto commentare. La carne di cavallo sarebbe presente in quantità che vanno dall'1 al 10%.

Martedì scorso, la Dafgaard aveva annunciata che non erano state riscontrate tracce di carne equina nei test effettuati su 320 suoi prodotti specificando, però, di non aver ancora ricevuto i risultati dalla Repubblica ceca, il cui Istituto veterinario di Stato era stato il primo lunedì scorso a lanciare l’allarme su tracce di carne equina nelle polpette servite nei punti vendita Ikea.

Da qui, la decisione della compagnia svedese di ritirare i prodotti dai banconi dei supermercati in venticinque Paesi (Polonia, Austria, Ungheria, Repubblica dominicana, Gran Bretagna, Portogallo, Finlandia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Romania, Repubblica slovacca, Repubblica ceca, Svezia, Thailandia, Spagna, Bulgaria, Grecia, Hong Kong, Francia, Cipro, Irlanda e Malaysia).

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