Francesco Bellomo è stato destituito. Dopo la proposta della Commissione e il via libera dell'adunanza, l'organo di autogoverno della magistratura amministrativa (Cpga) non ha potuto far altro che prendere atto di quanto deciso sul direttore di Diritto e Scienza e lo ha destituito in via ufficiale.
La decisione su Bellomo
Si chiude qui (o quasi) la vicenda della scuola per aspiranti magistrati finita nell'occhio del ciclone per le ferree (e strane) regole imposte alle borsiste dell'istituto. Dopo la decisione del Cpga, ora la palla passa in mano a Palazzo Chigi: spetta al Presidente del Consiglio firmare le carte e inviarle al Presidente della Repubblica che con un decreto presidenziale ufficializzerà la destituzione.
Il furuto di Bellomo
Non tutto è perduto, però, per Bellomo. L'ex consigliere di Stato, infatti, potrebbe ricorrere al Tar e secondo quanto trapelato nei giorni scorsi avrebbe tutte le intenzioni di farlo. Il magistrato infatti si è sempre difeso, sostenendo che le ragazze avesseero firmato volontariamente il contratto e che non vedeva nulla di strano nella regola della minigonna o nel divieto di sposarsi (o di avere fidanzati con un quoziente intellettivo basso).
Dopo la richiesta di sospensiva al Tar (o al Consiglio di Stato stesso), potrebbe partire il processo sul licenziamento - scrive il Corriere - ma che potrebbe durare anche anni. Intanto è probabile che dovrà guardarsi le spalle dalle tre indagini che sono state aperte a suo carico dalle procure di Milano, Piacenza e Bari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.