In questi giorni, nel Regno Unito, è arrivata l'incriminazione a carico del responsabile materiale della morte di un bambino di 7 anni, avvenuta dopo che la mamma, la 33enne Wendy Hall, aveva lasciato il piccolo, di nome Malakye, da solo in casa perché lei doveva andare dall'amante. Il minore aveva deciso di scappare dalla casa in cui era stato abbandonato dalla donna, ma, una volta incamminatosi in strada, è stato investito e ucciso da un taxi, lungo la Manchester Road a Bradford, nello Yorkshire occidentale.
Venerdì è quindi arrivato il rinvio a giudizio per Mohsin Hussain, il tassista responsabile dell'investimento e che guidava allora un veicolo non assicurato. Wendy Hall era stata invece già condannata, nell'agosto dello scorso anno, a quattro anni e mezzo di carcere. Lei si era giustificata davanti ai magistrati dicendo di avere abbandonato il bambino in casa perché lui "si rifiutava di seguirla" a casa dell'amante.
I fatti risalgono all'agosto del 2020, con la mamma che aveva lasciato solo il piccolo in una casa, senza luce e senza gas, per raggiungere il suo uomo. Era sera e, in base alle ricostruzioni forensi, il bimbo si sarebbe sentito solo e, probabilmente in preda allo spavento, è uscito in cerca di aiuto, intorno alle 22. Lungo la strada è stato però travolto dal taxi non assicurato e, nonostante i soccorsi dei passanti e l'arrivo dei paramedici, non è stato possibile salvare Malakye. Hussain dovrà comparire davanti al giudice il 9 settembre e, nel frattempo, si trova in regime di libertà vigilata.
Amici e parenti del piccolo Malakye sono ancora sconvolti per la morte del bambino.
L'anno scorso è stata quindi creata una pagina di raccolta fondi per coprire i costi del funerale di Malakye per assistere i parenti del piccolo defunto. Le donazioni sono ad oggi salite a 3.150 sterline, elargite da amici, familiari ed estranei commossi dalla tragedia.
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