Roberto Formigoni, a febbraio, è stato condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione, dal Tribunale di Milano, nell'ambito del processo Maugeri.
Ora una novità, che pesa ulteriormente sulle spalle dell'ex presidente della Regione Lombardia: la Procura contabile gli chiede la restituzione di 60 milioni di euro.
Il motivo? Danno erariale. Già, perché secondi i giudici, proprio alla cifra di 60 milioni ammontano i finanziamenti pubblici che sarebbero stati retrocessi agli imputati, dopo essere stati erogati dalla Regione Lombardia, con apposite delibere di giunta, alla fondazione Maugeri a titolo di "funzioni non tariffabili", fino al 2011, così come riportato da La Stampa.
Un ulteriore batosta per l’ex numero uno del Pirellone, al quale erano già stati sequestrati in via conservativa 5 milioni di euro nel giugno 2018.
Questa la ricostruzione dei sostituti procuratori della Corte dei Conti, Antonino Grasso e Alessandro Napoli: "La nostra accusa riguarda la concessione dalla Regione Lombardia dei finanziamenti a titolo di funzioni non tariffabili, che in parte sono stati utilizzati per remunerare le prestazioni rese dalla struttura sanitaria, e in buona parte, per circa 60 milioni, sono stati retrocessi alle persone fisiche che fanno parte di un sodalizio".
Ecco, invece, le parole di Riccardo Marletta, avvocato di Formigoni: "Il mio assistito sta affrontando con molta dignità
la carcerazione, è assolutamente convinto della sua innocenza, speriamo che al più presto gli venga riconosciuta la possibilità di scontare la detenzione ali arresti domiciliari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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