Ancora una nuvola fumosa di ipotesi. La vicenda di Domenico Maurantonio, il diciannovenne studente del liceo Nievo di Padova la mattina del 10 maggio è volato dal quinto piano dell’Hotel Da Vinci di Milano, non ha ancora soluzioni. Gli inquirenti non sono ancora riusciti a capire la dinamica dell'incidente. Nei corridoi della Procura milanese ormai si sussurra che l’inchiesta è destinata a finire archiviata. Nemmeno dalla super-perizia gli investigatori sembrano attendersi risultanze importanti.
Gli uomini della sezione omicidi della Squadra mobile di Milano, diretti dal pubblico ministero Claudio Gittardi, indagano da tre mesi, ma i risultati - riporta il Gazzettino - sono ancora fermi alle incertezze dell'indomani della tragedia della gita scolastica.
I compagni di classe di Domenico Maurantonio sono stati interrogati insistentemente più volte. Dicono di non sapere nulla. Gli amici che erano in stanza con lui sostengono che quando si sono svegliati alle 7,30 non l'hanno trovato a letto. L'attenzione degli inquirenti è stata sempre concentrata su quanto potrebbe essere accaduto tra le 5,20 e le 7,30 di domenica 10 maggio. Fino alle 5,20 Domenico era vivo. Da allora nessuno avrebbe più visto il diciannovenne.
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