Caso Scazzi, lettera choc di Michele Misseri alla madre di Sarah

Lo zio di Sarah Scazzi, accusato di occultamento di cadavere continua ad autoaccusarsi

Caso Scazzi, lettera choc di Michele Misseri alla madre di Sarah

"Perdonami, l'ho uccisa io. Non credere agli avvocati bugiardi". Esordisce così Michele Misseri in una lettera destinata alla madre di Sarah Scazzi, Concetta Serrano, pubblicata dal quotidiano regionale La Gazzetta del Mezzogiorno.

Misseri è condannato per il reato di soppressione di cadavere e ora si trova nel carcere di Lecce da circa un anno. Nella missiva chiede alla cognata di andare a trovare Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, secondo lui innocenti. Le due donne, però, stanno scontando l'ergastolo dopo la sentenza di primo grado confermata dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto che le ha condannate per l'omicidio della ragazzina. Non smette di autoaccusarsi "zio Michele" del delitto. Cosa che fece già due anni fa dalla sua casa di Via Deledda ad Avetrana, in provincia di Taranto, dove ha vissuto da solo prima di andare nella casa circondariale di Lecce per scontare la pena definitiva a otto anni di reclusione.

Sostiene ancora che Sabrina e Cosima siano innocenti e sottolinea "tutti lo sanno".

A distanza di anni, rimane ancora un interrogativo: perché Michele Misseri continua ad autoaccusarsi e a dichiarare innocenti moglie e figlia?

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