Caso Uggetti, l'impiegata: "Ho visto il sindaco ​che cambiava il bando"

Un nuovo retroscena emerge sul caso dell'arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti del Pd. A rivelarlo è il sito giustiziami.it che riporta la testimonianza di un'impiegata, una "gola profonda" che avrebbe visto il sindaco in compagnia di Cristiano Marini, legale della società interessata all'appalto delle piscine scoperte, mentre cambiavano la bozza del bando

Caso Uggetti, l'impiegata: "Ho visto il sindaco ​che cambiava il bando"

Un nuovo retroscena emerge sul caso dell'arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti del Pd. A rivelarlo è il sito giustiziami.it che riporta la testimonianza di un'impiegata, una "gola profonda" che avrebbe visto il sindaco in compagnia di Cristiano Marini, legale della società interessata all'appalto delle piscine scoperte, mentre cambiavano la bozza del bando.

E’ il 29 febbraio ed ecco quello che sarebbe successo nel palazzo del Broletto: “La scena che mi si presenta mi è subito chiara. Questa volta l’incontro non sarà come al solito a due, ma a tre. Il terzo interlocutore mi viene presentato come l’avvocato Marini, consigliere di Astem e di Sporting Lodi. Vorrei andarmene, ma non trovo il coraggio. Vedo sulla scrivania le copie del mio bando riguardante l’offerta economica e il sindaco mi invita a spiegare meglio quanto ho scritto, riesco solo a chiedere che Marini esca dall’ufficio. Capisco che la mia reazione ha infastidito il sindaco e questo atteggiamento mi mette in una condizione di vulnerabilità ancora più forte. Cerco di reggere alle insistenze del sindaco che mi chiede un cambiamento dopo l’altro alternando dinieghi a rassegnate accettazioni. (…) Fingo di essere disposta a rimettere ancora in discussione tutto, per paura della reazione, sapendo ormai dentro di me che quel bando non l’avrei mai più firmato perché veniva totalmente snaturato nel suo equilibrio, perché chissà da quante mani era già passato quel procedimento di cui dovevo essere l’unica responsabile. (…). Il sindaco mi spiega che la società di mia sorella, la Sportime, potrebbe collaborare con Sporting Lodi. Capisco il tentativo di coinvolgimento della società di mia sorella per farmi sentire parte della partita.

Quel bando da me non verrà mai più firmato e, come insegnatoci nei recenti corsi dell’anti – corruzione, decide di andare a segnalare quanto accaduto…”. Il bando verrà aggiudicato “con la modifica dei criteri di assegnazione dei punteggi” predisposti dalla funzionaria alla società di Marini.

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