Una palazzina di tre piani è esplosa questa notte, intorno alle 2.30, a Catania, in via Crispi. Il bilancio è finora di una donna morta e di quattro feriti. Tra questi anche una bimba di soli dieci mesi. Le cause sono ancora da accertare, anche se la prima pista da seguire è quella della fuga di gas.
La donna morta, una 84enne, che abitava al prima piano del palazzo è stata trovata ancora a letto sotto le coperte, probabilmente non si è accorta di nulla ed è stata colta nel sonno dalla terribile deflagrazione. La bimba, invece, era con i suoi genitori al terzo piano: dopo lo scoppio è stata salvata dagli agenti di una volante giunti sul posto. Sono stati proprio i poliziotti a portarla in ospedale ancora prima che arrivasse l'ambulanza. Attualmente la bambina è ricoverata in coma farmacologico con prognosi riservata. La piccola ha riportato una frattura cranica laterale sinistra e presenta anche due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario sottoporla a un intervento chirurgico, ma soltanto a controlli clinici. "Le lesioni contusive e le frattura - sottolinea il primario della Rianimazione pediatrica dell'ospedale Garibaldi Nesima,il dottore Giuseppe Ferlazzo - sono stabili e a un primo controllo neurologico è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi". In tutte le due sedi dell'ospedale Garibaldi, Nesima e Centro, dopo la notizia del crollo della palazzina, il dipartimento di Emergenza dell'Azienda, diretto dal dottor Sergio Pintaudi, ha attivato immediatamente il protocollo per l'emergenza di massa.
Uno dei quattro feriti, ricoverato all'ospedale Civico di Palermo, è gravemente ustionato. Secondo la Procura di Catania, diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro, l'uomo sarebbe stato vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l'esplosione della bombola, che è ritenuta accidentale. Secondo alcuni vicini, dalla sua abitazione, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c'era odore di gas.
L'esplosione ha coinvolto anche anche due palazzine attigue che sono state fatte subito evacuare perchè ritenute danneggiate: del palazzo in cui abitavano sei famiglie è rimasto poco, è letteralmente "aperto" con la facciata, i solai, i pavimenti e le pareti distrutte e diventate un cumulo altissimo di macerie.
Per tutta la notte i vigili del fuoco hanno scavato a mano: per prime sono state trovate sotto i cumuli di detriti la bambina e sua madre, che sono state portate all'ospedale Garibaldi nuovo. A soccorrere i feriti è stato personale del 118, con molte ambulanze presenti.La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta con ipotesi di reato di disastro colposo.
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