Migranti, Cei torna all'attacco: "Non dobbiamo respingerli"

Il cardinale Bassetti manda un messaggio al governo: "Non dobbiamo respingerli". Ora la nave è tra Malta e Lampedusa

Migranti, Cei torna all'attacco: "Non dobbiamo respingerli"

La Cei chiede ancora una volta di aprire le porte. E lo fa proprio mentre la nave Alan Kurdi di Sea Eye si trova tra Malta e Lampedusa con a bordo 64 migranti salvati nel Mediterraneo. Il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, intervenendo alla presentazione del rapporto 2019 del Centro Astalli non usa giri di parole: "I migranti - e questo è un principio fondamentale della dottrina sociale della Chiesa - vanno soccorsi e salvati, non respinti o bloccati in Paesi terzi non sicuri, perchè noi ci prendiamo delle grandi responsabilità bloccandoli in Paesi terzi, perchè mettiamo a repentaglio la loro vita. Alla fine chi si assumerà la responsabilità di tutto questo?". Parole chiare che poi vengono nuovamente ribadite in un altro passaggio dell'intervento di Bassetti che afferma: "Sono diminuiti gli sbarchi in Italia, ma aumentano in maniera esponenziale i morti in mare. Chi si assume la responsabilità di questi morti? Ogni morto in mare, nel deserto o perchè vittima di torture, di violenze, è una offesa che colpisce l’intero genere umano".

A questo punto il presidente della Cei manda un messaggio al governo e all'Europa e di fatto ribadisce la linea dell'accoglienza: "È una sfida per l’Europa e per l’Italia, sfida che va affrontata nei territori, nelle comunità locali attraverso percorsi di integrazione e inclusione sociale. Non basta accoglierli, non basta dargli un pezzo di pane: le persone vanno integrate. Pensate alla parabola del buon samaritano". Intanto la linea di Bassetti si scontra con quella del Viminale. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini ha già risposto in modo chiaro alle richieste del versante buonista (Ong Mediterranea in testa) che chiede di aprire i porti ai migranti che si trovano a bordo della nave di Sea Eye: "Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo". È iniziato un nuovo braccio di ferro. E il leader del Carroccio risponde per le rime alla Cei: "Sono diminuiti gli sbarchi, sono diminuiti i morti.

Spero che nessuno abbia nostalgia dei 600.000 sbarchi degli ultimi anni, dei miliardi sprecati, dei troppi reati, delle migliaia di morti del passato. Oggi in Italia si arriva col permesso, i porti sono chiusi per scafisti e delinquenti".

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