Sovranisti come i fascisti, la forza fisica come valore assoluto, ecco spiegato il perché della difesa dell'apertura delle palestre da parte del centrodestra: il folle accostamento proviene direttamente dal giornalista de "L'Espresso" Paolo Berizzi, che per rendere pubblica la sua perla di saggezza ha deciso di utilizzare il proprio profilo Twitter.
"Robusta levata di scudi della destra sovranista in difesa del mondo delle #palestre", ha "cinguettato" Berizzi che poi, per rendere ancora più solida la sua personalissima considerazione, rispolvera un'espressione tratta dal discorso con cui Benito Mussolini celebrava il ventennale del fascismo il 26 marzo del 1939."Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici". Come a dire, insomma, che proprio perché all'interno delle palestre si annidano i sostenitori della destra sovranista l'opposizione al governo giallorosso avrebbe deciso di perorarne la causa.
Dunque la cura del corpo e della forma fisica, tanto cara ai nostalgici del ventennio, sarebbe una spia anche dell'inclinazione politica, con le palestre che nell'immaginario di Berizzi divengono luogo di incontro degli estremisti sovranisti. Un'esternazione che non ha mancato di suscitare forti polemiche, anche in calce al tweet del giornalista."Le analisi sociologiche di un certo spessore... siamo alla frutta", commenta un utente. "Io vado la mattina alle 7 perché ho probemi alla schiena, che mi serve per lavorare, e le assicuro che c'è gente di destra, sinistra, centro e di tutte le estrazioni sociali. Il benessere fisico non ha colore politico", bacchetta un altro internauta. "Ora, capisco che per lei è un nervo scoperto, ma frequento una palestra ligia alle regole, che protegge i suoi iscritti seguendo il protocollo del ministero, e io non sono certo di destra se dico che chiuderle è una grande ca**ata se sono a norma", si legge ancora sotto il tweet.
Non sono mancati neppure i commenti ironici: "Effettivamente dopo il quarto anno di palestra mi è venuta una certa voglia di rasarmi a zero i capelli e bonificare qualche palude", schernisce un altro follower. Tra le repliche più deluse anche quella di un'utente che pare seguire da tempo la pagina personale di Berizzi: "Questo tweet, sinceramente, non fa onore a nessuno, né a lei, né all’antifascismo. Sa che spesso amo dialogare con lei, quindi credo di potermelo permettere: è proprio caduto in basso...".
A seppellire l'uscita infelice del giornalista, non nuovo ad esternazioni estremiste nelle quali accusa gli altri di estremismo, è stata Maria Giovanna Maglie: "Ragazzi, questo è imperdibile.
Vai in palestra, sogni di andarci prima o poi così cala la pancia, si placa la rabbia e magari certi str***i non ti viene voglia di schiaffeggiarli? Peggio, ci lavori, magari tieni pure famiglia? #Fassista!", ha affondato la giornalista e saggista.
Robusta levata di scudi della destra sovranista in difesa del mondo delle #palestre.
— Paolo Berizzi (@PBerizzi) October 19, 2020
"Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici" (26 marzo 1939, Foro Mussolini, discorso per la celebrazione del ventennale del fascismo)#Dpcm #conferenzaconte #COVID19
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