Cernobbio, maestra maltrattava bambini: condannata a 4 anni

Intercettata e filmata per mesi mentre era violenta nei confronti dei piccoli dell’asilo nido. Il processo, con rito abbreviato, è terminato ieri. La difesa aveva chiesto l’assoluzione o il minimo della pena

Cernobbio, maestra maltrattava bambini: condannata a 4 anni

Condannata a quattro anni di reclusione la maestra che negli scorsi mesi era stata filmata e intercettata dai carabinieri di Cernobbio. Lo scorso marzo la donna era stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini dell’asilo nido comunale di Cernobbio, comune in provincia di Como.

Quattro anni di carcere per la maestra di Cernobbio

Il processo, con rito abbreviato, si è concluso ieri, dopo una camera di consiglio durata circa trenta minuti, con la condanna a quattro anni di carcere di Maria Grazia Viganò. Più di quelli chiesti dall’accusa, tre anni e dieci mesi. La 58enne, durante le indagini, aveva deciso di collaborare ammettendo le proprie responsabilità. Per questo motivo, e per il positivo comportamento tenuto in via processuale dalla Viganò, le erano poi stati revocati gli arresti domiciliari. Il processo si è svolto davanti al Giudice per le udienze preliminari di Como, Massimo Mercaldo.

Si erano costituiti parte civile contro la donna, sia il Comune di Cernobbio, che cinque famiglie, rappresentate degli avvocati Simone Dotti e Vittorio Tusa. Il legale della difesa, Livia Zanetti, aveva chiesto per la sua cliente l’assoluzione, o in alternativa il minimo della pena. Richiesta avanzata in base alle prove portate, ritenute dalla difesa non tali da configurare un reato di maltrattamenti. Come riportato da Il Giorno, il giudice ha rigettato la costituzione dell’amministrazione e di una delle famiglie. Per le altre quattro ha invece disposto una provvisionale e la possibilità di portare avanti una causa risarcitoria.

Le indagini avviate un anno fa

Il fatto era scoppiato circa un anno fa. I militari avevano filmato attraverso l’installazione di telecamere di sicurezza nascoste, il comportamento della donna tenuto all’interno della struttura. Nei video si vedeva chiaramente l’accusata costringere con la forza i bambini a mangiare, lanciarli con violenza nelle culle, strattonarli più volte per farli sdraiare. Le sue piccole vittime, tutte di età compresa tra i 3 e i 18 mesi, scoppiavano quindi in pianti estenuanti. Almeno una decina gli episodi registrati in circa una ventina di giorni.

La maestra aveva detto durante l’interrogatorio di garanzia, avvenuto immediatamente dopo l’arresto, di non rendersi conto di quello che stava facendo. “Stavo vivendo un periodo molto difficile a livello familiare” aveva riferito al giudice.

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