Chef italiano a Kiev: "Situazione orribile. Non scappo e mi unirò all'esercito ucraino"

Costantino Passalacqua, 53 anni, da oltre 20 anni nel paese ora martoriato dal conflitto

Chef italiano a Kiev: "Situazione orribile. Non scappo e mi unirò all'esercito ucraino"

“Ci svegliamo con lo scoppio delle bombe, ma io da qua non me ne vado”. Queste le parole di Costantino Passalacqua, 53 anni, di origini liguri, esattamente di Lerici. E’ arrivato in Ucraina una ventina di anni fa, dopo esperienza lavorative in Russia e in Kazakistan; a Lerici era titolare di un noto ristorante, ha poi deciso di provare un’esperienza all’estero che gli ha regalato grandi soddisfazioni, come l’inserimento fra i migliori chef dell’intera Ucraina. Parla della guerra emozionandosi dalla sua dimora del centro di Kiev, ma tiene a precisare: “Una situazione orribile ma io non ho paura”.

Domanda quasi ovvia: come va?

Siamo sempre in attesa di quello che accadrà per adesso non ci si capisce molto. Viviamo giorno per giorno. Ci svegliamo con le bombe poi durante il giorno dipende da come vanno le cose, ci sono più o meno bombe. Oggi mi sono svegliato alle tre di mattina per i bombardamenti ed ho fatto due ore di fila per una stecca di sigarette. Una situazione incredibile.

Dove vive?

A Kiev. Sono proprio nel nuovo centro sulla leva sinistra del fiume.

Quindi nella parte nuova della città?

Si è la zona più nuova. Io vivo in un quartiere residenziale in cui ci vivono 50mila persone.

Non le chiedo se ha paura…

Non voglio fare i soliti discorsi se vado nel seminterrato o se ho paura: no io non ho paura.

Pensavo il contrario…

Le spiego il perché: penso che sia opportuno che qua venga presa una decisione su cosa la Nato vuole fare.

Ci spieghi meglio...

Putin da solo sta dimostrando che non può conquistare l’Ucraina, sta trovando molte difficoltà in molti punti nevralgici. Non solo a Kiev.

Le truppe ucraine resistono?

Gli Ucraini stanno combattendo da leoni e questo glielo dico da fonti sicure.

Chi le conferma questa notizia?

I mariti delle amiche di mia moglie sono colonnelli dell’esercito ucraino. E stanno resistendo alla grande. Tante notizie che posso leggere sui giornali tendono a drammatizzare in maniera esagerata. Però da notizie di prima fonte gli ucraini stanno resistendo e stano combattendo.

Lei pensa che questa resistenza durerà a lungo?

Non lo so, però sono certo che hanno bisogno di armi. Se l’occidente non vuole contrastare Putin in maniera ufficiale che almeno spedisca armi.

Noto che lei ha molto a cuore questa nazione…

Io sono con l’Ucraina, so cosa è l’Ucraina e sono cosa è la Russia.

In che senso?

Ho lavorato in Russia, in Kazakistan, sono qui in Ucraina da vent’anni. Gli Ucraini è gente diversa dai russi. Ma non voglio parlare male dei russi perché Putin non è la Russia. Putin è un oligarca che è uscito fuori di testa.

Non teme per le sue affermazioni?

No e ripeto: non vado da nessuna parte, molto probabilmente mi unirò all’esercito ucraino.

L’esercito ucraino è in cerca di nuove leve?

Ci sono gli alunni di mia moglie che sono al fronte ed hanno vent’anni.

Come viene vista la politica italiana dagli emigrati in Ucraina?

Mi interesso poco di politica ma mi vergogno delle dichiarazioni del minsitro Di Maio di qualche giorno fa, nel cercare di evitare qualsiasi sanzione ai russi.

Qui in Italia per adesso si teme che Putin avvii restrizioni sul gasdotto russo…

Ma viviamo per una bolletta del gas? Qui gli ucraini combattono per quello che è giusto: per la libertà della propria patria. Mi scusi se parlo emozionato…

Cosa pensa per il futuro di questo paese?

L’Ucraina vuole vivere secondo i valori europei originali e del rispetto dei diritti umani. Hanno vissuto troppi anni sotto diverse dittature.

Ma Putin acclama la paternità dell’Ucraina alla storia russa…

L’Ucraina non è parte della storia della Russia semmai è il contrario, qui è nata la Russa, a Kiev.

Lei pensa che tutto questo finirà presto?

No.

Non penso che finirà presto. Non credo ad un accordo tra Zelensky e Putin dopo le offese di Putin. E se porterà a qualche risultato, di certo non sarà conveniente alla cultura occidentale. Putin è una minaccia per tutto il mondo occidentale.

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