Chiave bulgara, in pochi secondi i ladri entrano in casa

Questo strumento riesce ad aprire le serrature a doppia mappa in pochissimo tempo. A Torino, solo in agosto, già arrestate 70 persone

Chiave bulgara, in pochi secondi i ladri entrano in casa

Il terrore di agosto 2019 si chiama chiave bulgara. Questo grimaldello, inventato durante la Guerra Fredda dai servizi segreti dei paesi dell’Est, è adesso molto in voga tra i ladri per entrare negli appartamenti di chi è partito per le vacanze. Nelle prime due settimane di agosto, solo a Torino, sono state arrestate già 70 persone. Circa metà di questi sono risultati autori di furti o tentati furti. L’ultima operazione ha riguardato una coppia di georgiani colti in flagrante in corso Traiano. I due, poco più che 30enni, stavano cercando di entrare in un’abitazione usando proprio una chiave bulgara, che rened possibile aprire le porte blindate senza lasciare segni. Domani, venerdì 16 agosto, verranno rimpatriati in Georgia. Al momento si trovano al Centro di permanenza per il rimpatrio, in attesa dell’aereo che li riporterà nel loro Paese.

Marco Martino, dirigente della Squadra mobile della Questura di Torino, ha così spiegato “Abbiamo registrato diversi tentativi di intrusione. Occorre fare attenzione a quello che scriviamo sui social e, se possibile, è preferibile dotarsi di una serratura moderna che rende inefficace la chiave bulgara”. Importantissimo è non comunicare tramite i social i nostri spostamenti, in modo da non aiutare i ladri a sapere quando le nostre case saranno disabitate. La chiave bulgara può aprire solo le serrature a doppia mappa, per intenderci, quelle degli anni ‘70, di vecchia generazione. Perfette in quegli anni, ma ormai pericolose dal punto di vista della sicurezza.

Martino ha inoltre sottolineato l’importanza di avere sempre dei buoni rapporti di vicinato, in modo che ci sia un controllo anche durante la nostra assenza.

Se possibile, sarebbe meglio evitare di tenere all’interno della propria abitazione oggetti di valore molto visibili. Le visite di questi rapinatori durano infatti pochi minuti, nei quali cercano di arraffare il più possibile, per poi darsela a gambe.

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