Chioggia, il gestore non si arrende: "Apro nuova spiaggia fascista"

Gianni Scarpa, l'ex gestore di Punta Canna, accusato di apologia di fascismo, è pronto ad andare a Riccione: "Lì apprezzano le mie idee"

Chioggia, il gestore non si arrende: "Apro nuova spiaggia fascista"

Si aprono nuovi orizzonti oper Gianni Scarpa, l'ex gestore della spiaggia a Punta Canna finita nella bufera dopo gli articoli di alcini quotidiani, scandalizzati per la presenza di frasi e cartelli "fascisti" all'ingresso del lido. Come noto, dopo il clamore mediatico, l'indagine della procura (e l'archiviazione), i soci della Summertime (la società titolare della concessione demaniale) ha deciso comunque di chiudere il rapporto lavorativo con Scarpa. Scelta legittima, ma Gianni non si è perso d'animo.

Nei giorni successivi sono arrivate operò nuove proposte di lavoro. Non male per un 64enne finito nel vortice delle polemiche politiche. In una intervista al quotidiano Nuova di Venezia e Mestre, Gianni ha spiegato che "Starò via una settimana e visiterò due grossi stabilimenti, a Rimini e a Riccione. Quest'estate, quando era scoppiato il mio caso, erano venuti a vedere Playa Punta Canna in incognito e, a fine giornata, si erano presentati e mi avevano invitato da loro. Col tempo ho ricevuto delle offerte molto interessanti evado a vedere cosa si può fare.
Non c' è ancora nulla di deciso, ma questa idea di lavorare in Romagna mi piace. Qui a Sottomarina, ormai no. Non me la sento. Anche se, checché ne dicano i giornali, c' è un ottimo rapporto con i miei ex datori di lavoro, la considero un' esperienza finita".

La prende anche con ironia il gestore della spiaggia fascista. "Per le prospettive che mi si sono aperte, potrei far causa ai giornali che, per dieci anni, non si sono accorti dei miei cartelli: se li avessero visti prima, le offerte di oggi le avrei avute anni fa". Lui non si sente fascista, "non sono né di destra, né di sinistra". Qualcosa però in Italia non funziona.

E lui allora con i suoi cartelli voleva esprimere il desiderio di ordine che in tanti chiedono nel Paese. "Vedo che (in Italia, ndr) non è possibile, per una donna, fare una passeggiata nel parco, che ci sono troppi ladri e delinquenti in giro".

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