Chiuso in casa e picchiato fino alla morte: indagati ​per omicidio 14 ragazzini

Da tempo l'uomo subiva violenze e prese in giro: lo chiamavano "il pazzo", a causa dei suoi problemi psichici

Chiuso in casa e picchiato fino alla morte: indagati ​per omicidio 14 ragazzini

Segregato in casa per giorni, poi seviziato e picchiato, fino a quando la polizia non lo ha trovato e soccorso. Ma per Antonio Cosimo Stano, 66enne di Manduria, in provincia di Taranto, non c'è stato nulla da fare e l'uomo è morto, tre giorni fa. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, a causare la morte dell'uomo sarebbero stati 14 ragazzi, che lo avevano preso di mira: lo chiamavano il "pazzo del Villaggio del fanciullo", dal nome dell'oratorio che si trovava proprio di fronte alla casa del 66enne, che sembra fosse affetto da problemi psichici.

Secondo il giornale locale, La voce di Manduria, i 14 ragazzi, di cui 12 minorenni, avrebbero messo in atto violenze in stile Arancia meccanica, che poi filmavano e condividevano tramite le chat di Whatsapp. I filmati mostrerebbero richieste di denaro, aggressioni con calci, pugni e bastoni, che spesso avvenivano anche in strada, a volte in presenza di testimoni. Uno degli educatori dell'oratorio dei ragazzi aveva notato l'atteggiamento dei ragazzi e aveva prima ripreso i ragazzi, poi chiamato genitori e polizia, per portare alla luce quelle violenze di cui in molti, pare, sapessero.

L'ultimo allarme era stato dato lo scorso 6 aprile, quando i vicini del 66enne avevano chiamato la polizia: gli agenti avevano trovato Stano legato a una sedia, forse da giorni, malridotto. In ospedale, i medici avevano cercato di salvarlo, sottoponendolo a due interventi chirurgici per una perforazione gastrica e un'emorragia intestinale. Ma l'uomo è morto, poco più di due settimane dopo.

Ora tutti i ragazzi, i più grandi dei quali hanno 19 e 22 anni, sono indagati a vario titolo per omicidio preterintenzionale, stalking, lesioni personali, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica