Il furto ha dell’incredibile. Se non fosse che i ladri di portoni, a Bari, hanno mostrato una certa perizia e una buona dose di abilità. Due uomini hanno sottratto le ante di due stabili in pochi minuti, meno di quaranta secondi a portone, un vero record da guinness. Ma gli è andata male perché sono stati incastrati dalle telecamere a circuito chiuso presenti nei palazzi oggetto del furto. Abiti da operai e cappellini scuri, ecco la tenuta dei ladri più veloci della Puglia. Il bottino, certo, insolito. Si dovrebbe riflettere non solo sulla criminalità, di fronte a queste notizie: quale mercato hanno i portoni dei palazzi? E quanto possono valere quelle ante. La scintillante Puglia delle attrazioni turistiche, tra discoteche e spiagge all'ultimo grido, nasconde un sottobosco di criminalità e povertà. Condizioni, queste, che creano un allarme sociale da prendere in seria considerazione. Come detto, quello che balza agli occhi, nel video che ha permesso di smascherare i ladri, è la velocità con cui i portoni sono stati smontati e portati via, grazie agli arnesi da scasso. Roba da professionisti. I due sono poi scappati su un motocarro con tanto di bottino al seguito. Gli inquilini hanno subito chiamato il 112 segnalando quanto era appena accaduto. I carabinieri, subito sulle tracce dei due, li hanno raggiunti e arrestati. Si tratta di due incensurati di età compresa tra i 40 e i 50 anni e che ora si trovano in carcere e saranno processati per direttissima.
I portoni intanto sono tornati al loro posto e il motocarro sequestrato. A cosa serve rubare un portone? C'è dietro un mercato nero dei metalli. Così gli scheletri dei portoni, i citofoni o le maniglie diventano, per i ladri, oggetti di guadagno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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