La grande lezione di Codogno: "Così aiutiamo i nostri anziani"

A Codogno nasce un servizio di assistenza speciale per gli anziani ricoverati nella casa di riposo: videochiamate con i parenti che non possono accedere all'interno della zona rossa.

Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno
Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno

Il coronavirus sembra già un ricordo lontano in quel di Codogno. Nonostante continuino a perdurare le misure restrittive relative agli accessi nella graziosa cittadina della "Bassa", i codognesi non si sono persi d'animo facendo di necessità virtù. La parola d'ordine è una sola da queste parti: reagire.

Sul territorio, tante sono le iniziative di assistenza psicologica promosse da associazioni e privati, soprattutto quelle a sostegno degli anziani. A tal proposito, merita una nota di particolare encomio il progetto (già reso esecutivo) della Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno, una casa di riposo per anziani che accoglie più di 120 ospiti con età media di circa 80 anni. In ottemperanza delle direttive ministeriali, che prevedono l'isolamento dei residenti in ben 10 comuni del lodigiano, il team della struttura si è adoperata in modo tale da colmare le distanze fisiche tra i ricoverati e loro famiglie lontane attivando un linea telefonica dedicata alle eventuali videochiamate. "Lo abbiamo fatto per due motivi. - spiega il dottor Stefano Boggi, psicologo e responsabile in attività presso l'istituto - Il primo è per evitare che gli anziani patiscano la lontananza dai propri congiunti, il secondo è per sgravare gli infermieri da un surplus di lavoro".

Il servizio funziona in modo molto semplice: i familiari degli ospiti inviano un sms in cui fanno richiesta di contattare il proprio caro, successivamente gli operatori avviano la videochiamata procedendo in ordine di arrivo. "In questo modo, riusciamo a garantire una continuità di comunicazione tra le persone che si trovano qui e le rispettive famiglie. Abbiamo stabilito alcuni momenti della giornata da dedicare interamente a quell'attività in modo da non creare caos, così sono tutti più sereni", spiega. Ma non si tratta dell'unica iniziativa introdotta in questi giorni.

Il team di professionisti, coordinato dal direttore Generale Giovanni Grecchi in collaborazione con il direttore Sanitario Mario Fermi e il presidente della Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno, Vanna Cavalleri, ha dato seguito ad altre interessanti misure di assistenza psicologica agli anziani. "Facciamo terapia di gruppo - precisa il dottor Boggi - in cui spieghiamo ai partecipanti cosa sta accadendo in questo momento, in modo che ricevano le informazioni corrette. Ci atteniamo ai dati scientifici e alle disposizioni ministeriali, così da non ingenerare allarmismo. Per coloro che si mostrano più vulnerabili, in aggiunta agli incontri di gruppo, ci sono anche dei percorsi terapeutici individuali. In questo modo, gli ospiti sono tutti più tranquilli".

A partire da lunedì, inoltre, sarà attivo un servizio di assistenza psicologica rivolto all'intero personale della struttura, affinché possa operare con serenità in queste circostanze avverte.

"Questa iniziativa sta dando l'esito sperato - conclude il dottore - Gli anziani qui si sentono al sicuro. Hanno perfettamente compreso quello che sta accadendo all'esterno e non hanno paura. Si sento protetti e sono sereni. C'è bisogno di calma e serenità".

reazione creativa

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