La commerciante di 100 anni: "Lavoro finché non dovrò avere il pos"

Si chiama Brunilde Cocchi, il 22 maggio compirà 100 anni. Lavora nella merceria creata dalla madre da quando era bimba. Ora vuole chiudere per non adeguarsi al pos

La commerciante di 100 anni: "Lavoro finché non dovrò avere il pos"

Il 2020 sarà un anno molto particolare per Brunilde Cocchi: il 22 maggio compirà 100 anni e dal 1° luglio l'obbligo del Pos. E la signora, nota a Prato per la sue merceria in via Mazzini, dove lavora da quando era piccina, è pronta a cederla piuttosto che adeguarsi alla tecnologia.

"Si chiude"

E quanto racconta Brunilde a Il Messaggero. La signora sull'orlo dei 100 anni ripercorre il suo passato in merceria: "Facevo le elementari, in casa mia bisognava lavorare, non stare a vagabondare". A stroncare questa storia e la bottega, nata nel 1927 per mano della mamma dell'anziana, ha inizio potrebbe essere l'arrivo delle sanzioni per quei commercianti che non si muniranno del bancomat. "Appena mettono quel coso obbligatorio - spiega la donna - fo una svendita e si chiude. Se ci danno un po' di proroga ci sto volentieri, ma se non ce la danno si chiude. Per volontà mia continuerei, mezza giornata ma vengo volentieri. Questa è la mia vita".

A dire il vero, Brunilde aveva gia messo in vendita la proprietà e qualcuno si era anche fatto avanti per acquistarlo. Poi la proroga all'obbligo dell'odiato pos è slittata e la signora ha deciso che non era ancora arrivato il momento di abbassare la serranda. E precisa: "Non lo so usare e nemmeno voglio imparare. Se il governo mi costringerà a metterlo in negozio vuol dire che è arrivato il momento di lasciare l’attività". Tra i clienti della storica merceria, c'è chi si preoccupata e le chiede se davvero ha intenzione di mollare tutto e chiudere l'attività. L'anziana sottolinea: "Non chiudo più a gennaio, c'è stata una proroga… un altro pochino si va avanti". Ma il conto alla rovescia è gia iniziato e sul calendario la data del primo di luglio 2020 è segnata in rosso.

Brunilde lo sa e a TvPrato ripercorre gli ultimi anni di lavoro, fianco a fianco con la crisi: "Con il tempo i clienti sono diminuiti…La crisi è cominciata quando le donne hanno indossato i pantaloni e

la vendita delle calze di nylon è diminuita. Però ho dei clienti affezionati che sanno che quando vengono da me trovano cose belle e di qualità, perché i fornitori li controllo tutti e le mie cose durano nel tempo".

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