Scie chimiche che passione. Le teorie (pseudo)complottiste sui presunti gravi danni arrecati alla salute umana e all'ecosistema non passano mai di moda.
Se dovessimo trovare un partito politico tra i più inclini ad aderire a questo tipo di teorie, sarebbe sicuramente il Movimento Cinque Stelle. Dove, da sempre, le tesi più o meno complottiste sono di casa. Questa volta ci si è messo Mirko Busto, onorevole stellato eletto alla Camera per la circoscrizione Piemonte II. Che, su Facebook, mette in guardia i cittadini contro i rischi delle scie chimiche.
"Sai cos'è la geoingegneria? - domanda con toni allarmati il deputato - Non è altro che l’ingegneria climatica, ovvero la scienza che studia come modificare il clima su larga scala."
"Gli effetti collaterali sono sconosciuti e i rischi enormi, ce lo dice la ricerca scientifica - prosegue - Ma l'alternativa sarebbe rimettere in discussione il sistema economico imperante e gli equilibri del potere mondiale. Scommettiamo che ad un certo punto verrà proposta come unica soluzione possibile per fronteggiare il cambiamento climatico?"
Segue un link al suo blog personale, dove le scie chimiche e la geoingegneria vengono presentate come "l'arma finale del sistema." Il tutto è corredato da un disegno che spiega come il "sistema" stia cercando di vincere la sua battaglia finale, tra "sbiancamento delle nuvole con acqua marina", alberi geneticamente modificati e "iniezione di solfati nella stratosfera" - quest'ultima mossa, naturalmente, da attuarsi mediante le scie.
Nel post si spiega come la scienza stia tentando di modificare il clima "su larga scala" per sottrarsi alle conseguenze del cambiamento. Per mantenere l'aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi, spiega Busto, l'unica soluzione è cambiare radicalmente il sistema produttivo, tramite le meraviglie della geoingegneria. I metodi? Lo "spargimento di particelle di biossido di zolfo nell'atmosfera per riflettere la luce solare"; la "'fertilizzazione' degli oceani con limatura di ferro per incoraggiare la crescita di alghe capaci di assorbire i gas serra"; l'impiego di "enormi quantitativi di energia per rimuovere la Co2 dall'atmosfera sequestrandola nelle profondità della terra".
Naturalmente,
queste tecnologie sono rischiosissime e pericolose, ammonisce Busto. Che conclude ricordando la necessità di tenere alta la guardia. "Alcuni sostengono che dalla fase sperimentale siamo già passati a quella operativa..."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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