Le speculazioni sul un dossier segreto sullo scandalo Vatileaks e sul suo ruolo nelle dimissioni di Benedetto XVI rimbalzano anche oggi sulla stampa internazionale che, dalla Francia a gli Stati Uniti evidenzia come i ruomors si stiano moltiplicando in vista del Conclave chiedendosi se la salute sia stata la sola causa della scelta del Pontefice. La Segreteria di Stato della Santa Sede ha replicato pubblicando un drissimo comunicato per deplorare il tentativo di condizionare i cardinali in vista del Conclave. Il Vaticano ha denunciato la diffusione di "notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni".
Si sono conclusi questa mattina in Vaticano gli esercizi spirituali predicati per la Quaresima dal cardinale Ravasi. Al termine dell'ultima meditazione del porporato, il Santo Padre ha ringraziato tutti i presenti "per questi otto anni - ha detto - in cui avete portato con me, con grande competenza, affetto, amore, fede, il peso del ministero petrino". "Rimane in me questa gratitudine - ha continuato Ratzinger - e anche se adesso finisce l'esteriore visibile comunione rimane la vicinanza spirituale, rimane una profonda comunione nella preghiera". "In questa certezza - ha, quindi, concluso - andiamo avanti, sicuri della vittoria di Dio, sicuri della verità della bellezza e dell'amore". nelle ultime settimane, però, la verità è stata messa in discussione da dietrologie, teorie del complotto e (finti) scoop dei media internazionali. Per far tacere le crescenti voci di una "congiura" interna alla Santa Sede, la Segreteria di Stato ha voluto fare il punto invitando gli organi di stampa a non divulgare notizie false. "La libertà del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all’elezione del Romano Pontefice - ha ricordato la Segreteria di Stato nel comunicato - è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa".
La Santa Sede ha voluto, poi, ricordare come nel corso dei secoli i cardinali abbiano dovuto far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano. "Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell’elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell’opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l’aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo", ha spiegato la Segreteria di Stato.
Con l’avvicinarsi del tempo in cui avrà inizio il Conclave e i cardinali saranno tenuti a esprimere in piena libertà la propria scelta. Per questo, la Santa Sede ha definito "deplorevole" la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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