Conte prepara le purghe anti-governisti. Di Maio trema

La stagione delle purghe non finisce mai. E, all'interno dei Cinque Stelle, in questo momento sembra essere tornata di gran moda.

Conte prepara le purghe anti-governisti. Di Maio trema

La stagione delle purghe non finisce mai. E, all'interno dei Cinque Stelle, in questo momento sembra essere tornata di gran moda. Dopo mesi di inabissamento l'ex premier Giuseppe Conte si è ripreso il Movimento con un plebiscito tanto bulgaro quanto sospetto e ha fatto subito partire il regolamento dei conti con i governisti. In cima alla lista c'è un nome: Luigi Di Maio. L'attacco parte dalle colonne del Fatto quotidiano, coerentemente, visto che il quotidiano di Marco Travaglio da mesi ha messo il ministro degli Esteri sulla graticola per aver tradito le mirabolanti e progressive sorti che il contismo prometteva. Apre le danze l'ex premier con una lunga intervista nella quale ogni parola dedicata a Di Maio e al suo eterno rivale Di Battista rende l'idea dei pesi all'interno del nuovo corso dei pentastellati. «Luigi è una risorsa e continuerà a esserlo. Ha avuto un ruolo apicale nel M5s». Augurandoci per Gigino che il termine «risorsa» non sia usato nella sua accezione boldriniana, pare evidente che Conte consideri il ruolo di Di Maio chiuso nell'archivio del passato grillino. Mentre, conferma l'avvocato pugliese, «Di Battista con il nuovo corso farà ancora più valere i suoi valori e principi rispetto al passato (cioè alla gestione Di Maio, ndr). Confido che possa tornare per dare il suo contributo». Tradotto dal politichese: porta in faccia a Di Maio e spalancata a Dibba. Ma il lavoro sporco non lo fa l'ex premier. Ovviamente. Arriva, sempre sul Fatto quotidiano, quattordici pagine dopo, nascosto in un venefico trafiletto. Il ministro degli Esteri ha partecipato a una festa a Roma, concedendosi addirittura una foto con Marisela Federici, regina dei salotti capitolini. Grande scandalo per l'asse Conte-Travaglio, che evidentemente ritiene «il selfie con nobildonna» una fattispecie di reato. Ma gli scoop non finiscono qui. Virginia Saba, fidanzata del ministro, qualche giorno dopo ha avuto la spudoratezza di intervistare Luigi Bisignani alla festa della Versiliana. Noto conciliabolo segreto di cospiratori (dove, peraltro, il Fatto organizza storicamente le sue feste). Anche in questo caso deve sfuggirci il reato di «fidanzata di ministro che intervista Bisignani».

Intanto, però, il dubbio è instillato: nobildonne, salotti buoni, uomini di affari, faccendieri. Tutte le ossessioni dei grillini più ortodossi. Gli ingredienti perfetti per confezionare il solito minestrone complottista.

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